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Tari, decoro urbano, raccolta differenziata e inceneritore. Comune e Aamps hanno voluto fare un punto della situazione a seguito della pubblicazione del bilancio consuntivo 2023 da parte dell’azienda che gestisce i rifiuti in città, annunciando quali saranno i piani in serbo per Livorno in vista dei prossimi anni. “Faremo di tutto per mettere al primo posto il benessere del cittadino” hanno sottolineato il sindaco Luca Salvetti, gli assessori Viola Ferroni e Silvia Viviani, l’amministratore unico di Aamps Raphael Rossi e il direttore generale Raffaele Alessandri. 

Tari a Livorno, Salvetti: “Da cinque anni non ci sono aumenti”

“Da quando Aamps è uscita, in anticipo, dal concordato ha registrato sempre un bilancio in equilibrio con qualche leggero utile – esordisce il sindaco. È logico che gli utili siano calati rispetto all’era Covid e all’inizio della guerra in Ucraina visto che in quel periodo i costi dell’energia erano schizzati a livelli enormi ed era stato possibile avere ricavi incredibili dalla vendita del surplus energetico. Quanto poi il prezzo dell’energia è calato tutto è tornato alla ‘normalità'”. 

Sulla Tari Salvetti rimarca come “negli ultimi cinque anni non ci sono stati aumenti e ci tengo a precisare come la nostra tariffa non sia la più alta d’Italia, primato che appartiene a Pisa con 544 euro, ma che Livorno con 231 euro annuali rientra nella media nazionale. Dobbiamo comunque entrare nell’ottica che il costo della spazzatura aumenterà in tutto il mondo e spetterà ai Comuni operare nel giusto senso per non gravare sui cittadini”. “In consiglio comunale – continua Ferroni – abbiamo approvato una delibera che consente di alleggerire, grazie a uno stanziamento di 3 milioni, la Tari per circa 16mila famiglie. Chi avrà un Isee inferiore a 9.530 euro non pagherà nulla, mentre le famiglie con un Isee al di sotto dei 20mila avranno notevoli agevolazioni“.

Raccolta differenziata in calo e nuovi cassonetti

Andando a vedere i bilanci preventivi pubblicati sul sito di Aamps, si può notare come la differenziata sia calata negli ultimi 5 anni dal 68,39% registrato nel 2019, un risultato raggiunto grazie al completamento del “porta a porta”, al 61.60% del 2023. Un dato che Comune e Aamps puntano a cambiare: “L’ultima analisi risente anche del fatto che in varie parti della città sono ancora presenti i vecchi cassonetti che stiamo andando a cambiare con quelli nuovi e che sicuramente porteranno notevoli benefici. Inoltre stiamo notando i buoni risultati della tariffazione puntuale che piano piano stiamo estendendo anche al resto della città”. Riguardo ai nuovi contenitori, Salvetti precisa come “vengono usati in tutte le città e vanno saputi gestire. I risultati però li sto già notando perché vedo un minore abbandono e conferimenti migliori nonostante ci siano ancora persone che lascino tutto in terra”. 

“Assunzioni, un investimento utile”

L’aver stabilizzato gli ex dipendenti di Avr assumendoli in Aamps è stato un “investimento necessario” che ha avuto un costo definito “importante”. Tuttavia si tratta anche di “un atto di equilibrio verso persone che lavoravano per 20 anni per questa città e che non potevano essere messe da parte” come sottolineato da Rossi. Parole alle quali fanno eco quelle di Salvetti: “Non si va a gravare più di tanto sul bilancio rispetto a quando si spendeva per l’appalto con Avr. L’investimento è ampiamente sostenibile”. 

“Valutazioni tecniche sull’inceneritore”

Il maxi impianto del Picchianti al momento è spento, ma cosa ne sarà in futuro? Nella conferenza dei servizi dell’aprile scorso fu dato il via libera alla possibilità di continuare a bruciare rifiuti per altri dodici anni. Tuttavia il Comune, tramite il sindaco, ha più volte ribadito come l’ultimo giorno di attività sarà, a priori, il 31 dicembre 2027: “È una struttura vetusta e superata. I tecnici di Aamps e ReteAmbiente sono al lavoro per capire il percorso da intraprendere per questi altri quattro anni”. “Sono tuttora in corso valutazioni tecniche per capire gli interventi di riprogettazione – conclude Alessandri -. Inoltre occorre trovare i soldi per il finanziamento per questi lavori che costeranno milioni di euro. Appena avremo un quadro preciso dei costi-benefici gestionali verrà presa una decisione definitiva”. 

 

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