Roma, 26 lug. (askanews) – Eni chiude il primo semestre con un utile netto adjusted di 2.408 mln con una riduzione del 6% rispetto al semestre ’23. Nel secondo trimestre ’24, il settore ha registrato un utile netto adjusted di 1.278 mln, con un aumento di circa il 25% rispetto al secondo trimestre ’23 principalmente per la migliore gestione industriale e il maggior contributo dalle JV e collegate.
“Nel II trimestre ’24 abbiamo ottenuto risultati superiori alle attese, dimostrando i significativi progressi fatti da Eni in molteplici aspetti della sua strategia e del piano industriale illustrati agli investitori lo scorso marzo. Rispetto ai chiari obiettivi di sviluppo delle nostre linee di business che presentano vantaggi competitivi: la produzione di idrocarburi, la bioraffinazione e la capacità di generazione rinnovabile, abbiamo conseguito in ciascuno una rilevante crescita. Tali progressi ci hanno consentito di ottenere eccellenti risultati finanziari con 1,5 mld di profitti netti adjusted”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del primo semestre e del secondo trimestre.
“In parallelo alla crescita industriale, stiamo compiendo progressi superiori alle aspettative nelle attività di gestione del portafoglio in termini sia di tempi di esecuzione sia di valore generato”, ha dettp Descalzi.
“Nonostante il contributo del portafoglio sia stato relativamente contenuto nel secondo trimestre, il debito netto è diminuito e, con i disinvestimenti che stanno progredendo, prevediamo un leverage significativamente inferiore a 0,2 a fine anno, meglio delle nostre aspettative iniziali. Questo a sua volta ci consentirà di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da 1,6 mld a conferma della nostra capacità di realizzare sia gli obiettivi di crescita del business, sia quelli di remunerazione degli azionisti.”
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