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Il progetto non è di poco conto, in gioco c’è la possibilità di realizzare un comprensorio sciistico che finirebbe col vantare 50 chilometri di piste: sarebbe il più grande della bergamasca e tra i più grandi della Lombardia. Per l’esattezza si tratterebbe di realizzare un collegamento tra i due comprensori sciistici di Colere e Lizzola. Oltre alla provincia di Bergamo sarebbe coinvolta quella di Brescia perché il grande comprensorio che ne nascerebbe sarebbe accessibile da tre valli: Scalve, Seriana e Val Camonica. Non è, però, un progetto nuovo: se ne parla da tempo, a intermittenza, e Legambiente l’ha premiato con la poco lusinghiera bandiera nera.

Pura coincidenza o no, la RSI Srl, la società privata titolare della stazione “Infinite Mountain“ di Colere, ha protocollato negli uffici comunali di Valbondione e Vilminore di Scalve il project financing relativo alla prima tranche di interventi proprio mercoledì, vale a dire lo stesso giorno in cui approdava in Consiglio regionale un ordine del giorno all’assestamento di Bilancio col quale si invitava il governatore Attilio Fontana e la sua Giunta a valutare un sostegno della Regione all’opera. Il deposito delle carte negli uffici comunali è filato liscio, l’ordine del giorno in Consiglio regionale è stato ritirato ieri. Tra le ragioni per le quali mercoledì i lavori d’Aula hanno scontato un’interruzione di due ore c’è anche questo ordine del giorno, sul quale si è consumato uno scontro interno alla maggioranza di centrodestra.

Da un lato Michele Schiavi, già sindaco di Onore (Bergamo), consigliere regionale di Fratelli d’Italia, il più giovane consigliere del Pirellone, primo firmatario dell’ordine del giorno. Dall’altra il leghista Fabrizio Turba, ora nello staff dell’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, e lo stesso Sertori, leghista a sua volta, entrambi contrari all’ordine del giorno di Schiavi. Secondo indiscrezioni lo scontro più acceso è avvenuto tra Schiavi e Turba, ma quel che conta è il merito. L’ordine del giorno invitava, testuale, “il presidente della Regione e la Giunta regionale a riavviare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti ed interessati,anche al fine di valutare un sostegno di Regione Lombardia al progetto di collegamento tra i comprensori sciistici di Colere e Lizzola”. Sertori e Turba vi hanno opposto una questione di opportunità e di metodo che può essere sintetizzata così: questo tipo di sostegno da parte della Regione può essere concesso nell’ambito di un accordo di Programma che nasca su iniziativa degli enti locali interessati (Comuni e Comunità montane) e al quale i privati partecipino in un secondo tempo. Da parte sua, Schiavi ha fatto sapere che “il sostegno” al quale faceva riferimento l’ordine del giorno non è da intendersi necessariamente in termini economici, anche se RSI si aspetta proprio questo: contributi pubblici. Fatto sta che si è deciso di ridiscutere la questione in un ambito e in un momento diversi dal Bilancio (di assestamento). Nel 2022, tra l’altro, la stessa RSI beneficiò di un finanziamento di Finlombarda di circa 4,5 milioni di euro.

 

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