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“Dopo l’umiliazione di Udine e della sua amministrazione comunale, che paga la “colpa” di non essere dello stesso colore di chi governa la Regione, il presidente Fedriga, in maniera assolutamente arrogante, sta provando anche a beffare i cittadini udinesi”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo (Partito democratico), a margine del dibattito generale sull’assestamento di bilancio. “Il modo in cui la Giunta regionale ha ricoperto d’oro la stragrande maggioranza delle realtà regionali, “punendo” soltanto le amministrazioni di centrosinistra e in particolare il Comune di Udine – prosegue Russo – non si è mai visto nella storia di questa Regione, ed è la dimostrazione più evidente dell’idea padronale della politica della Giunta regionale che dimentica che le risorse non sono a disposizione di chi vince le elezioni, ma in primis dei cittadini e della comunità regionale”. In aula, continua l’esponente dem, “Fedriga ha provato a prendere in giro le opposizioni e i cittadini di Udine, compresi quelli di centrodestra, dicendo che le richieste di quella realtà sono arrivate fuori tempo massimo: la verità è che chi non vota per lui in questa regione è figlio di un dio minore”.

I colleghi

A Russo si uniscono i colleghi dem friulani,  Manuela Celotti, Massimiliano Pozzo, Francesco Martines e Massimo Mentil. “Le problematiche e le esigenze di una città come Udine vengono ricordate dal centrodestra solo quando si tratta di mortificare e attaccare brutalmente un’amministrazione comunale perché di colore diverso, come avvenuto in occasione dei tragici fatti delle scorse settimane – attaccano i consiglieri –. Quando si tratta di intervenire per risolvere i problemi e sostenere un rilancio, allora Udine sparisce dai radar”. “A fronte della richiesta da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco De Toni, di un finanziamento di 22 milioni per la rigenerazione di Borgo stazione, dopo un anno di confronti durante i quali Udine ha cercato di costruire un programma di lavori e interventi strategici e di condividerlo con la Regione, l’unica cosa che possiamo dire è che la città capoluogo del Friuli è stata e continua a essere inascoltata da una Giunta regionale che si trova a gestire una disponibilità di risorse mai vista prima, ma che evidentemente continua a trattare i Comuni come figli e figliastri, e la città di Udine è l’unico figliastro fra gli ex capoluoghi di provincia” affermano i consiglieri del Partito democratico. 

La replica: “20 milioni per il nuovo Carnera”

Durante il dibattito in aula il governatore Fedriga ha risposto alle accuse mosse. Ci sono stati attimi di tensione dialettica, con il presidente del Consiglio Bordin costretto a intervenire per riportare la calma in aula dopo un battibecco tra Fedriga e Manuela Celotti. “Mi è arrivato ieri, ad assestamento iniziato – ha spiegato il governatore – un documento su whatsapp con la richiesta dei contributi per Udine. Due ore dopo che la lettera è stata inviata ai giornali. Al netto del fatto che prima bisognerebbe fare le cose e poi annunciarle, l’Amministrazione regionale è più che favorevole a un tavolo sulla sicurezza a Udine (si riferisce a Borgo Stazione ndr), ma non può esaurirsi con un masterplan così generico come quello che ci è stato sottoposto. In una zona critica come quella presa in considerazione dobbiamo fare delle valutazioni più profonde. La Regione finanzia i progetti che condivide e che ritiene utili, non diamo soldi a pioggia”. Fedriga ha tenuto anche a precisare che non c’è da parte della Regione un’ostilità a prescindere legata al ‘colore’ politico di Udine. “Con gl altri Comuni, anche di centro sinistra, abbiamo un’interlocuzione continua. Non parlano prima con la stampa e poi con noi. Vorrei ricordare che son state chieste due cose nella missiva che ho ricevuto via whatsapp. Oltre al progetto per Borgo Stazione c’era anche la richiesta di project financing – da 20 milioni – per il nuovo PalaCarnera. Su 40 milioni chiesti ne abbiamo finanziati la metà per il palazzetto con un sub emendamento. È falso che Udine sia stata ignorata e non ci sto a queste strumentalizzazioni, considerando che sulla sicurezza faremo di sicuro qualcosa immettendo dei fondi”. “Se qualcuno vuole ridurre tutto questo a giochi di carattere partitico lo faccia – ha chiuso Fedriga – io e la Regione non partecipiamo di certo”. Sul tema sono intervenuti congiuntamente anche i consiglieri regionali del gruppo Lega con un comunicato. “L’amministrazione Fedriga, negli anni, ha investito cifre importanti nella città di Udine, la sterile polemica del Pd evapora davanti all’evidenza dei fatti che raccontando in investimenti per quasi 300 milioni di euro al capoluogo friulano”.

 

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