Milano, 25 luglio 2024 – Ancora una maxi truffa del “bonus facciate” scoperta dalla Guardia di Finanza che vede coinvolti 11 condomini.
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, spiega in una nota il procuratore di Milano Marcello, ha eseguito un sequestro di “crediti d’imposta, disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per oltre 8 milioni di euro, frutto di una articolata frode perpetrata nell’ambito del cosiddetto “bonus facciate”. In pratica, attraverso false fatture, sarebbero stati richiesti crediti per lavori mai eseguiti
L’inchiesta
L’indagine ha accertato “un meccanismo illecito di frode finalizzato all’indebita creazione e monetizzazione di crediti d’imposta maturati nell’ambito delle misure di sostegno all’economia introdotte” dal cosiddetto Decreto Rilancio. In particolare, i legali rappresentanti “di una società edile della provincia di Milano, in concorso con l’amministratore di 11 condomini” avrebbero “generato crediti d’imposta inesistenti per circa 60 milioni di euro attraverso la strumentale predisposizione di delibere assembleeari false e l’emissione” di fatture per operazioni inesistenti “attestanti lavori di ristrutturazione mai eseguiti”.
Inquilini all’oscuro di tutto
Il tutto sarebbe avvenuto “alle spalle degli ignari condomini che hanno trovato sul proprio cassetto fiscale crediti d’imposta per lavori mai eseguiti né tantomeno deliberati dalle assemblee condominiali”. Le indagini avevano già portato ad eseguire nel marzo del 2022 sequestri di crediti d’imposta “non ancora monetizzati per oltre 48 milioni di euro”.
Le accuse
Sono indagati “per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, i due rappresentanti legali dell’impresa edile, succedutisi nel tempo, l’amministratore dei condomini vittime del descritto sistema illecito» e la società per le «responsabilità amministrative derivanti da reato”.
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