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diSimone Dinelli

Ignorata la sentenza della Corte europea. Solo FI vota contro: «Una sciagura»

«Equi indennizzi» ai balneari che dovessero perdere le concessioni, come forma di riconoscimento per gli investimenti compiuti nel tempo sui propri stabilimenti, versati dagli imprenditori subentranti. È questo il punto principale della nuova legge approvata ieri dal Consiglio regionale, che va a modificare il precedente testo del 2016: l’introduzione di una sorta di «buonuscita» per chi in caso di asta perda il bagno, contro il parere della recente sentenza della Corte europea, che aveva escluso gli indennizzi. La nuova legge regionale parla inoltre di «tutela delle condizioni per favorire il riconoscimento dei caratteri identitari e distintivi del sistema turistico e balneare delle coste».

Il governatore Eugenio Giani spiega come la Regione abbia scelto di intervenire in una situazione di «estrema urgenza, per ovviare ai ritardi del Governo che di fronte alla scadenza del prossimo 31 dicembre, termine entro il quale dovrebbero essere bandite le gare di assegnazione a livello nazionale, non ha adottato alcuna iniziativa. Questa inerzia — attacca il presidente della Regione — rischia oggi di aprire una stagione di estrema incertezza per decine di migliaia di stabilimenti in Italia e per gli oltre 500 gestori toscani». 

L’assessore Leonardo Marras parla di «intervento legislativo per dare un contributo e offrire una soluzione alle imprese e ai Comuni per mantenere alto il livello dei servizi del turismo costiero. La Toscana può essere un esempio per le altre regioni, ma non ci stiamo sostituendo a ciò che deve essere svolto a livello nazionale».

Positivo il parere delle associazioni di categoria: il presidente dei balneari di Confcommercio Alberto Nencetti, rimarca l’importanza dell’equo indennizzo come «garanzia e riconoscimento degli investimenti fatti, tema essenziale», pur sottolineando la consapevolezza di come «la competenza a riformare il settore spetti allo Stato». Sulla stessa lunghezza d’onda Simone Guerrini, presidente di Fiba Confesercenti, che ringrazia anche la «parte di opposizione che ha votato a favore del testo, comprendendo come la precedente legge dovesse esser modificata. Adesso — aggiunge — è importante che nei prossimi 45 giorni siano indicate le linee guida per definire l’equo indennizzo, che è molto importante perché dà finalmente dignità alle nostre imprese».

Bocciatura netta invece da parte dell’associazione di consumatori Aduc, secondo cui il Consiglio regionale «ha deciso di ergersi a paladino della corporazione dei balneari che, in violazioni di leggi nazionali ed europee (Bolkestein), occupano da anni le spiagge demaniali. È di alcuni giorni fa, una sentenza della Corte di giustizia europea che ha stabilito come alla scadenza di una concessione balneare, le strutture vadano restituite allo Stato».

I consiglieri di FdI, astenuti, parlano di «operazione di facciata», mentre il consigliere e coordinatore di Forza Italia Marco Stella ha votato contro (come il M5S, la Lega a favore) e definisce la legge «una sciagura per la Toscana, per la sua economia e per gli stabilimenti balneari. Si spiaggerà davanti alla Corte costituzionale. Un atto gravissimo nei confronti degli stabilimenti balneari, mandando alla deriva centinaia di migliaia di aziende e di lavoratori». 

25 luglio 2024

 

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