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(AGENPARL) – Roma, 23 Luglio 2024

(AGENPARL) – mar 23 luglio 2024 *Transizione energetica ed economia circolare: presentati nuovi bandi.
Assessore Morroni: Umbria sempre più all’insegna della sostenibilità *
(aun) – Perugia, 23 lug. 024 – La Regione investe 31,2 milioni di euro per
sostenere la transizione energetica e l’economia circolare, con l’obiettivo
di attestare sempre più l’Umbria come modello di sviluppo sostenibile e
inclusivo. Dettagli, modalità e benefici attesi da tre nuove azioni
comunitarie messe in atto, previste dal Programma regionale FESR (Fondo
europeo di sviluppo regionale) 2021-2027 per imprimere ulteriore slancio
all’efficientamento energetico e all’installazione di impianti fotovoltaici
e sistemi di accumulo su edifici pubblici e predisporre un programma di
interesse regionale per la gestione integrata dei rifiuti, sono stati
illustrati questo pomeriggio dal vicepresidente della Regione e assessore
all’Ambiente, Roberto Morroni. All’incontro, a Palazzo Donini, hanno
partecipato rappresentanti degli enti pubblici destinatari; sono
intervenuti il direttore regionale all’Ambiente Stefano Nodessi Proietti,
il responsabile del Servizio regionale Sostenibilità ambientale Michele
Cenci, e Maria Ruggiero, responsabile della Sezione regionale Interventi di
sviluppo sostenibili e transizione ecologica.
“L’Umbria in questi ultimi anni ha compiuto passi fondamentali in
direzione della transizione energetica, dello sviluppo green ed è sempre
più all’insegna della sostenibilità – ha detto Morroni – I due bandi
rivolti agli enti pubblici che oggi presentiamo, importanti anche per la
mole di risorse, complessivamente 17,7 milioni di euro, testimoniano la
nostra chiara volontà politica di incrementare l’efficienza energetica e la
produzione di energia da fonti rinnovabili”.
“Ci siamo dotati della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile
per contribuire agli obiettivi sfidanti dell’Agenda 2030 dell’ONU e che
orienta tutti gli atti della programmazione della Regione – ha ricordato –
e svolto un ruolo di animazione importante per favorire l’autonomia
energetica attraverso lo sviluppo delle Cer, le Comunità energetiche
rinnovabili, alle quali daremo impulso anche grazie ai 4 milioni di euro
del Fondo Sviluppo e Coesione che proprio in questi giorni siamo stati
autorizzati a utilizzare. Una forte azione di stimolo e sostegno volto a
creare quel terreno fecondo che faccia sì che l’Umbria mantenga la
brillante posizione in cui si colloca nel campo delle energie rinnovabili e
dell’efficienza energetica, migliorandola ancora”.
Altrettanto sfidante l’obiettivo dell’economia circolare. “Siamo
particolarmente soddisfatti – ha rilevato Morroni – per il solenne e
autorevole riconoscimento da parte della Commissione europea della validità
e conformità del nostro Piano regionale per la gestione integrata dei
rifiuti, condizione abilitante per l’utilizzo di 13,5 milioni di euro di
fondi Fesr con cui attueremo un programma di interventi mirati al riuso e
riciclo di rifiuti, quale contributo per l’incremento della raccolta
differenziata dal 65 al 75%, come previsto dal Piano. Un riconoscimento –
ha sottolineato – che spazza via le polemiche sollevate anche in questi
giorni”.
“Il Piano regionale, atto di programmazione in capo alla Regione e
approvato dall’Assemblea legislativa e che non è quindi messo in
discussione dal rinnovo dei vertici dell’Auri – ha concluso – porrà fine ai
ritardi gravi e ingiustificati frutto dell’immobilismo delle giunte di
sinistra, basati sulle discariche, una vera bomba ecologica che avrebbero
affidato ai cittadini: con le nostre scelte trasformiamo un problema in
opportunità e risorse”.
edifici, strutture e impianti pubblici (compresa l’edilizia residenziale)”
sono stati finanziati 19 interventi di efficientamento energetico degli
edifici pubblici – in prevalenza scuole, municipi, palazzetti dello sport –
compresi nella graduatoria di quelli immediatamente cantierabili
ammissibili a finanziamento, per un ammontare di 8,875 milioni di euro, 2
milioni dei quali di risorse regionali; a carico dei beneficiari prevista
una partecipazione finanziaria del 18% del contributo. Gli interventi, che
interessano il sistema edificio – impianto, riguardano principalmente
l’isolamento termico dell’involucro edilizio (es. cappotto termico,
sostituzione infissi, schermature solari, isolamento coperture), la
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, l’installazione
di impianti solari termici e/o fotovoltaici.
Giunta regionale ha disposto l’attivazione di un bando per il finanziamento
di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo realizzati su edifici
pubblici a uso pubblico (anche a sostegno delle Comunità Energetiche
Rinnovabili) che sarà pubblicato domani, mercoledì 24 luglio, sul BUR
(Bollettino Ufficiale della Regione). Un sostegno all’introduzione di
energie rinnovabili attraverso incentivi rivolti alla Pubblica
Amministrazione (amministrazioni comunali e provinciali, Ater-Azienda
territoriale per l’edilizia residenziale) per la realizzazione di impianti
di produzione di energia rinnovabile solare, garantendo la corretta
integrazione con l’ambiente e che costituiscano un’occasione di sviluppo
per le comunità che vivono nei territori più svantaggiati. La dotazione
complessiva è di 8,825 milioni di euro quali risorse comunitarie, con
partecipazione finanziaria del 18% a carico dei beneficiari.
circolare pubblica”, con una dotazione di 13,5 milioni di euro, la Giunta
regionale ha approvato i criteri di valutazione tecnico-economica per la
predisposizione di un Programma di interesse regionale, con modalità di
individuazione diretta a regia regionale, previa rilevazione del parco
progetti e/o delle proposte di investimento attivabili che effettuerà
l’Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico (AURI) e che è già in corso.
Sono previste due distinte tipologie di interventi ammissibili, quali:
– realizzazione e potenziamento di infrastrutture pubbliche per la
gestione, raccolta, riuso e riciclo di rifiuti e scarti da lavorazione
nonché di impianti dedicati all’ottimizzazione della raccolta differenziata
sia in termini qualitativi, per il recupero delle materie seconde, che
quantitativi, per la riduzione dei conferimenti in discarica;
– ammodernamento, riconversione e realizzazione di impianti pubblici per
il trattamento dei rifiuti urbani, prediligendo quelli che convertano nella
misura non inferiore al 50%, in peso, dei rifiuti non pericolosi sottoposti
a raccolta differenziata in materie prime secondarie. Particolare
attenzione deve essere dedicata agli investimenti volti al trattamento e
recupero della carta, dei tessili e delle materie plastiche. Verranno
individuati gli interventi che garantiranno un significativo incremento
della percentuale di recupero, rispetto allo stato attuale, mediante
sistemi tecnologici che consentono la selezione e il raggruppamento per
materiali omogenei (plastiche poliolefiniche, PET, carta, cartone, tessili
per materia e così via).
Nel corso dell’incontro è stato fatto anche un focus sulla programmazione
“Energia Sostenibile – Smart Building” dedicata all’efficientamento
energetico del patrimonio pubblico, che può vantare “ottimi risultati
energetici ed ambientali”.
Sono stati realizzati interventi di efficientamento di 125 edifici
pubblici (di cui 32 di edilizia residenziale pubblica); 219 le diagnosi
energetiche effettuate. Le spese attestate superano i 24 milioni e 575mila
euro. I benefici energetico–ambientali calcolati in una riduzione dei
consumi energetici pari a 21 GWh/anno, corrispondenti a 15.575 Barili
Equivalenti di Petrolio, e a una riduzione delle emissioni climalteranti di
8.000 ton/anno, corrispondenti a 320.000 alberi equivalenti.
Inoltre, in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni sottoscritto il 15
ottobre 2018 al fine di mettere in atto azioni di accelerazione degli
investimenti nel quinquennio 2019-2023 quale forte impulso per lo sviluppo
e la crescita del territorio, la Regione Umbria ha destinato risorse
proprie per complessivi 9,850 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro per
l’edilizia residenziale pubblica. Sono stati 45 gli ulteriori edifici
pubblici efficientati e 21 quelli di edilizia residenziale pubblica, con
una spesa di 9,850 milioni di euro, con una riduzione dei consumi
energetici di 4,4 GWh/anno (corrispondenti a 3.142 Barili Equivalenti di
Petrolio) e delle emissioni climalteranti pari a 1.270 ton/anno di
emissioni evitate di CO2eq (50.000 alberi equivalenti).
Complessivamente, a valere sulle risorse FESR 2014–2020 e su quelle rese
disponibili dall’Accordo Stato–Regioni, la Regione Umbria ha finanziato 191
interventi di efficientamento energetico (di cui 53 su edilizia
residenziale pubblica) che consentono il raggiungimento di significativi
benefici energetico–ambientali: una riduzione dei consumi di energia di
22,82 GWh/anno e 8.770 tonnellate/anno di emissioni di CO2 evitate.

 

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