BRINDISI – Si è riunito nei giorni scorsi presso la sede del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) il Tender evaluation board di Esa Bic (Business incubation centre) Brindisi, il primo e unico incubatore di starup spaziali del Sud Italia,
La commissione valutatrice composta da rappresentanti di Esa, Asi, Dta e dei partner dell’incubatore, per la selezione delle candidature sottomesse alla seconda cut-off date del 2024. Le startup candidate hanno svolto un pitch della loro idea di business connessa allo spazio, valutati dalla Commissione su una serie di criteri, tra cui: background ed esperienza del team, tecnologia sviluppata, connessione con lo spazio, opportunità di mercato, modello di business. Le proposte selezionate potranno quindi entrare nel programma di incubazione. Le start up ammesse al programma della durata di 2 anni riceveranno un contributo di 50 mila euro. Di seguito le quattro startup selezionate nei giorni scorsi e ammesse al programma Esa Bic Brindisi.
Le aziende coinvolte
– Archimede: sviluppo di una piattaforma digitale che faciliti lo sviluppo di applicazioni decentralizzate con moduli satellitari (comunicazione e posizionamento) per sistemi IoT (Internet of things);
– aSpace: sviluppo di una soluzione software che impiega dati satellitari di Osservazione della terra e algoritmi di Intelligenza Artificiale per creare miscele di fertilizzanti personalizzate per il settore agricolo, adattate alle specifiche caratteristiche del suolo;
– AInexAir: dispositivo multifunzione per migliorare le capacità di volo dei droni, con funzionalità di posizionamento, invio/ricezione di dati con satellite, sicurezza di missione;
– Dymension Space: soluzioni software innovative per la gestione del design e della fabbricazione di sistemi complessi, come veicoli spaziali.
Le altre due startup già entrate nel programma di incubazione e selezionate all’inizio del 2024 sono le seguenti:
– FlyingDEMon: soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo
– GreenWisp: sviluppo di trasmettitori per piccoli satelliti per abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi constellazioni Satcom commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra.
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