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Approvato definitivamente e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Dl Agricoltura – o meglio il Decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024 – è stato ufficialmente convertito in legge con numerose modifiche, anche dell’ultimo minuto.

 

Il Dl Agricoltura contiene, tra le altre cose, una modifica al Decreto legge n. 124 del 19 settembre 2023. Quest’ultimo ha istituito un fondo da 1,8 miliardi di euro per sostenere gli investimenti effettuati nel 2024 dalle imprese di ogni settore attive nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica Mezzogiorno, vale a dire nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

 

Prima del Dl Agricoltura, le aziende agricole operanti nella ZES Unica potevano accedere a un credito d’imposta, condividendo il fondo con le restanti realtà imprenditoriali locali non agricole. Ora, con l’approvazione dell’articolo 1, comma 7, lettera b del nuovo Decreto, il settore primario usufruisce di un fondo ad hoc di 40 milioni di euro per il 2024

 

Articolo 1

7. Al decreto-legge 19 settembre 2023, n.124, […] è inserito il seguente Art. 16-bis (Credito d’imposta per investimenti nella ZES Unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura)

Per l’anno 2024, alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, […] e nelle zone assistite della regione Abruzzo, […] è concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico, nel limite massimo di spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2024.

 

Inoltre, il Dl Agricoltura stanzia ulteriori 90 milioni di euro per le aziende agricole della ZES Unica che hanno avviato investimenti nel 2023.

 

40 milioni per il meridione nel 2024

Il nuovo credito riservato alle aziende agricole presenta diverse analogie con la versione più generale dedicata a tutte le imprese site nella ZES Unica.

I beni agevolabili sono i medesimi: nuovi macchinari (trattori e mezzi agricoli), impianti e attrezzature. Anche le scadenze restano invariate, poiché il credito è utilizzabile per gli investimenti effettuati dal primo gennaio fino al 15 novembre 2024. Può generare un credito anche l’acquisto di terreni o l’ampliamento di immobili collegati ai beni agevolati. Il loro valore non può però superare il 50% del totale complessivo dell’investimento.

 

A differenza del credito “generico”, quello riservato al settore primario prevede che non siano agevolabili i progetti di importo inferiore a 50mila euro. Inoltre, le modalità di accesso e fruizione del credito da 40 milioni e i relativi controlli saranno definite con un successivo decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministro dell’economia e delle finanze.

 

Più tempo per beneficiare del Credito ZES 2023

Le novità non finiscono qui. Sempre all’interno del Dl Agricoltura, è prevista una proroga di due anni dei termini utili per usufruire dei crediti d’imposta in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 31 dicembre 2025 e non ancora goduti.

 

Articolo 1

6. […] al fine di garantire il recupero delle somme relative agli aiuti di Stato e agli aiuti de minimis […] il cui importo è determinabile solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati, […] sono prorogati di due anni, senza applicazione delle riduzioni dei termini decadenziali per le attività di controllo previste dalle specifiche disposizioni di legge, i termini per la notifica degli atti di recupero […] in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 31 dicembre 2025.

 

In particolare, vengono destinati 90 milioni di euro per coprire nel 2024 gli investimenti realizzati dalle imprese agricole nei territori della ZES Unica entro il 31 dicembre 2023.

 

Articolo 1

8. Agli oneri derivanti dall’attuazione del comma 6 dell’articolo 3 del decreto-legge n. 215 del 2023 […] modificato dal comma 6 del presente articolo, nel limite massimo di 90 milioni di euro per l’anno 2024, con riferimento al credito di imposta […] per investimenti effettuati da imprese del settore agricolo fino al 31 dicembre 2023 […]

 

Le modalità per accedere al credito da 90 milioni saranno definite meglio in seguito, con un provvedimento dell’Agenzia delle entrate. Eventuali dotazioni finanziarie non utilizzate verranno trasferite al credito d’imposta per la ZES Unica 2024, incrementando così i 40 milioni iniziali.

 

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