Una donna gravemente malata che risiede in via Gallenga, a Perugia, da diversi mesi nono riesce a usufruire del proprio posto auto, che le tocca di diritto, per i continui parcheggi di automobilisti senza permesso.
Inutili sono stati i continui solleciti, le comunicazioni, le richieste di informazioni dei figli che non sanno più come fare per poter garantire un sacrosanto diritto alla mobilità della loro madre, assicurato soltanto dalla possibilità di potere parcheggiare sotto la propria abitazione così da agevolare i suoi complicati spostamenti.
Attraverso una lettera inviata alla redazione si dicono disponibili a fornire ogni sorta di documentazione e a interloquire con qualunque autorità possa dare loro ascolto. Affermano di avere più volte comunicato con i vigili urbani per segnalare auto con permessi per disabili scaduti e altri, automobilisti senza nessuna autorizzazione a occupare quel posto, ostacoli che si sono ripetuti nel tempo, ricevendo però soltanto informazioni circa la loro impossibilità a intervenire trattandosi di aria privata.
A vuoto anche le segnalazioni all’amministratore di condominio che in una occasione avrebbe affermato di conoscere la proprietaria di uno dei veicoli che qutidianamente occupa quel posto riservato alla donna gravemente malata. Avrebbe anche affermato che l’automobilista sarebbe anch’essa invalida. C’è un particolare però: il suo permesso sarebbe scaduto. Inoltre quel posto viene sistematicamente occupato anche da persone che non risiedono in quel condominio. Insomma un’odissea a cui queste persone vorrebbero poter sperare di porre fine.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.