Una start up napoletana, Latitudo 40, mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, dei pianificatori urbani e dei gestori di infrastrutture complesse le immagini che arrivano da diverse costellazioni satellitari in un’unica piattaforma operativa. Un’azienda in forte crescita che di recente ha avuto il sostegno economico di Open Venture e CRIF. Gli algoritmi dell’Intelligenza artificiale e del Machine learning per prevenire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. L’arma in più contro le catastrofi naturali arriva dal lavoro di una società napoletana che mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, dei pianificatori urbani e dei gestori di infrastrutture complesse le immagini catturate dai satelliti che, diciamo così, osservano la terra.
Tutto nasce nel 2023, con il lancio della nuova piattaforma EarthDataPlace (www.earthdataplace.com), grazie alla quale diversi clienti in Italia, Europa e Nord America hanno a disposizione dati aggiornati per rilevare e rispondere agli eventi critici, per fornire un monitoraggio predittivo e per gestire appunto le problematiche ambientali. Latitudo 40, questo il nome della start up, riesce ad integrare in unica piattaforma operativa, completamente automatizzata, i dati provenienti da diverse costellazioni satellitari (Esa, Nasa, PlanetLabs, Airbus e tante altre), semplificando l’acceso ai contenuti informativi anche per utenti non esperti del dominio tecnologici.
L’azienda opera in un mercato in forte crescita, a livello globale, con un valore di mercato stimato di 14,6 miliardi di dollari entro il 2034, rispetto ai 6,8 miliardi di dollari del 2024. Una posizione prospettica, resa ancora più solida dal recente ingresso nel capitale sociale di Open Venture e CRIF, business factory all’interno dell’ecosistema Open Advisory: «La nostra missione – spiega Gaetano Volpe, cofondatore e Ceo di Latitudo 40- è di sfruttare il potere dei dati satellitari per proteggere il nostro pianeta e rendere le industrie più sostenibili. Il nuovo finanziamento accelererà questa missione e ci permetterà di continuare ad aiutare le aziende di tutto il mondo ad affrontare la crescente lista di rischi climatici, ambientali, tecnologici e normativi. Nel prossimo futuro vediamo il regolamento dell’UE sulla deforestazione (EUDR) come la creazione del primo mercato di massa con milioni di utenti per le analisi EO (Earth Observation) e siamo pronti con una soluzione in grado di semplificare il processo di controllo sulla deforestazione per le aziende a scala globale, con un enorme beneficio sui processi operativi e per gli ecosistemi a rischio del nostro pianeta».
«Latitudo 40 – afferma Virginia Filippi, presidente di Open Venture – ci ha colpito per la grande professionalità e competenza di tutto il suo team. Rappresentano una risposta innovativa, ma anche semplice e fruibile, a profondi bisogni di innovazione condivisi da un intero ecosistema industriale. Crediamo che Latitudo 40 sia posizionata in modo unico per aiutare le aziende a navigare le sfide poste dal cambiamento climatico e guidare un futuro più sostenibile per tutti».
«In qualità di azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, CRIF crede nella missione e visione di Latitudo 40 nello sviluppo di servizi per l’ambiente e per la lotta al cambiamento climatico. Il nostro investimento punta a rafforzare la collaborazione, sviluppare nuovi prodotti e creare opportunità insieme ai clienti.
Riconosciamo il grande valore che il team e le soluzioni di Latitudo40 apportano alla società e siamo fiduciosi che con la presenza del gruppo CRIF in oltre 40 Paesi, saremo in grado di accelerare la crescita di Latitudo 40 anche a livello internazionale. Latitudo 40 è un attore chiave nel portafoglio di CRIF CVC, che include oltre 20 startup in cui investiamo e collaboriamo dal 2017. Da qui la decisione di effettuare questo secondo investimento, aumentando la nostra quota come investitori», ha dichiarato Natalia Shchelovanova, Global Open Innovation and Startups Ecosystem Director.
«Riteniamo – aggiunge Volpe – che la nostra scelta sia stata corretta e non solo per l’iniezione di liquidità. Siamo infatti convinti che la partnership nasca con l’obiettivo di crescere ulteriormente e di incrementare le nostre relazioni a livello nazionale e internazionale». Open Venture è stata assistita per gli aspetti legali dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni con un team coordinato dalla partner Silvia Bordi e dalla managing associate Giovanna Dimita. Latitudo è stata assistita invece dallo studio legale LMRC con un team coordinato dal partner Angelo Romano coadiuvato dall’associata Marta Chiaffoni.
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