Il totale dei pagamenti per il contributo di accesso di Venezia, il ticket per visitate la città come mossa contro i picchi dell’overtourism, in vigore dal 25 aprile, segna 485.062 transazioni per 2,249 milioni di euro incassati (16.726 euro la media giornaliera).
Questo il bilancio del contributo speciale, aggiornato come previsto al 14 luglio, dopo 29 giornate con ingresso a cinque euro. Lo hanno illustrato il sindaco Luigi Brugnaro e la sua giunta.
Il sindaco: “Molto più di quanto ci aspettassimo”
“È molto di più di quello che ci aspettavamo all’inizio, quando pensavamo di incassare 700.000 euro – ha detto il primo cittadino. – Sono numeri che fanno vedere che il tema esiste e andrà approfondito ancora. C’è una diminuzione dei pagamenti nella fase finale, a conferma che qualcosa sta succedendo” sulla ‘regolamentazione’ di chi entra in città”.
Dati finalmente “certi, oltre le stime”, e le polemiche, che “sono sempre circolate fin qui”, aggiunge Brugnaro sottolineando di avere acquisito una sorta di tesoretto, sotto vari punti di vista. “Avevamo quasi paura dell’effetto-desertificazione della città – dice il sindaco –. Pensavamo che se davvero col contributo avessimo spaventato tutti, sarebbe stato un problema. Per questo volevamo muoverci con delicatezza, e comunque siamo convinti di aver limato dei picchi” che invece hanno segnato altre città, soprattutto sul sabato e sulla domenica, anche se, rimarca il sindaco, “è presto per dirlo” e bisogna aspettare ulteriori dati.
Quante prenotazioni e perché
In generale, come emerge dalle slide esposte dall’assessore al bilancio Michele Zuin, sono state registrate 3.618.114 prenotazioni giornaliere (una stessa persona può segnare fino a 29 prenotazioni al giorno comprese quelle legate alle varie esenzioni, dagli ospiti degli alberghi a lavoratori e studenti fino a proprietari di immobili e parenti). In ogni caso la sperimentazione sugli accessi, conferma la giunta, non si ferma a metà luglio, ma continuerà nei prossimi mesi soprattutto tra settembre e ottobre proprio per “valutare con più completezza i dati, anche incrociandoli con quelli di altre realtà della città”, nota l’assessore.
Le prospettive per il 2025
Al riguardo, Brugnaro non ha escluso – al contrario – l’ipotesi di un ritocco all’insù del prezzo del ticket, fino al raddoppio a 10 euro. “Ci baseremo per decidere sulle prossime analisi che faremo, al momento è prematuro stabilirlo – ha detto Brugnaro – . Sicuramente, non escludiamo di estendere la sperimentazione, in un qualche modo, e non escludiamo assolutamente di usare la quota massima, che ci consente di arrivare fino a 10 euro” come contributo di accesso. Il sindaco prospetta per il prossimo anno una verifica sul lavoro fatto sinora e aggiunge che a quel punto “potrebbe essere interessante” anche cambiare qualche parametro “per monitorare le differenze sui tempi delle prenotazioni”, quindi “favorire uno che prenota con largo anticipo invece di uno che viene all’ultimo secondo. Dipende dai ragionamenti che faremo”.
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