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Ecco quando nonostante la spesa sostenuta, il contribuente rischia la detrazione. La questione della capienza fiscale è fondamentale per tutti coloro che aspirano a questo recupero dello sgravio fiscale, soprattutto per la ristrutturazione. 

Per recuperare le spese di ristrutturazione i contribuenti possono sfruttare la loro dichiarazione dei redditi. Come qualsiasi altra spesa detraibile infatti, è nel modello 730 che il contribuente può scaricare la spesa per la ristrutturazione di casa. In genere la spesa dà diritto al 50% di ristoro sotto forma di sgravio fiscale.

Questo vale anche per tutti gli altri bonus casa previsti, dal Sisma bonus all’Ecobonus e fino al famoso Superbonus 110%. Senza entrare nel dettaglio di quest’ultima misura, che ultimamente non dovrebbe nemmeno essere chiamata più così visto che sono state diminuite le percentuali ecco una delle cose a cui bisogna prestare attenzione per non rischiare di perdere soldi di sgravio.

Diversi i bonus per le opere di ristrutturazione, ma i rischi sono sempre i medesimi

Il Superbonus ha perso importanza ultimamente. Dopo anni in cui la misura ha monopolizzato l’attenzione di contribuenti, imprese e istituti di credito. Ma l’esperienza del Superbonus però ha permesso a tutti di capire alcuni aspetti delle detrazioni che spesso vengono poco considerati.

Facendo diventare i contribuenti degli autentici “avventurieri” di queste agevolazioni. Nel senso che spesso le detrazioni non possono nemmeno essere sfruttate. La corsa alle detrazioni, senza passare da strumenti alternativi però ha esposto molti contribuenti a questo genere di problematica. Parliamo dei cosiddetti incapienti. Soprattutto chi incapiente ci diventa durante il periodo in cui dovrebbe ammortizzare il debito.

Detrazione dei bonus casa, niente principio di cassa e agevolazione spalmata

detrazioni opere di ristrutturazione
Un contribuente che nel 2024 ha ristrutturato casa, inizierà a sfruttare la detrazione dalla dichiarazione dei redditi 2025. Come tutti sanno infatti la spesa detraibile è quella sostenuta nell’anno precedente quello della presentazione del modello 730. E per quanto concerne quelle sulla casa, parlando di cifre grandi, la stessa va spalmata in più annualità di dichiarazione.

Si tratta dell’unico caso in cui non si segue il principio di cassa nella dichiarazione dei redditi. In pratica l’unico caso in cui una detrazione può fare riferimento ad una spesa di diversi anni prima. Per esempio, chi ha speso 60.000 euro per ristrutturare casa, ha diritto a recuperare il 50% di quanto speso. Sono in tutto 30.000 euro che saranno spalmate in 10 annualità consecutive di modello 730. In tagli da 3.000 euro ogni anno.

Detrazioni a rate, non sempre è possibile ottenere ciò che si spera, soprattutto per quelle sulle ristrutturazioni

Lo spalma detrazioni però espone alcuni contribuenti a delle problematiche. Che sono le stesse che hanno portato alla nascita di soluzioni diverse come lo sconto in fattura o la cessione del credito per molti contribuenti. Soluzioni queste che hanno portato il Superbonus a fallire o a causare una specie di implosione del sistema. Infatti il contribuente sul Superbonus spesso ha preferito non sfruttare la detrazione sul proprio 730 in 10 anni.

Scegliendo la via dello sconto in fattura da parte dell’impresa di ristrutturazione o cedendo il bonus a banche e istituti di credito. Ma perché tutto questo? Il motivo ha un nome preciso e si chiama capienza fiscale. Per poter scaricare qualcosa dal reddito, compresa una ristrutturazione, l’interessato deve essere capiente. Deve cioè avere una imposta versata quanto più alta possibile.

Attenti alla capienza fiscale per le opere di ristrutturazione

Per il contribuente dell’esempio di prima, l’obiettivo è recuperare interamente i 3.000 euro. Quel contribuente deve avere pertanto, una imposta versata (tra ritenute Irpef e addizionali), quanto meno pari a 3.000 euro. Se è di meno, recupererà meno e quindi i 30.000 euro di detrazione vengono perduti in parte.

Peggio ancora se nei 10 anni consecutivi da usare come periodo di recupero della detrazione, un contribuente si trova completamente incapiente. Se ha perso il lavoro per esempio. Oppure se ha un calo reddituale tale da portarlo nella no tax area per esempio. Sparendo l’imposta da versare, sparisce la possibilità di recuperare la detrazione. Ed ogni annualità perduta non può essere recuperata nelle successive.

Detrazione ristrutturazione: immagini e foto



 

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