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Il Consorzio Asi di Caserta impugna la delibera della giunta regionale che ha deciso di uniformare gli oneri consortili dovuti dalle imprese insediate negli agglomerati industriali. La decisione è stata assunta dal comitato direttivo dell’Asi a maggioranza con il voto favorevole della presidente Raffaela Pignetti, di Gianni Comunale e di Nicola Tamburrino mentre hanno espresso voto contrario il consigliere che rappresenta il Comune di Mondragone Alessandro Rizzieri e il consigliere delegato dalla Regione Campania Giuseppe Razzano.

Il consorzio Asi trascina la Regione in tribunale

“La politica industriale di un territorio si fa finanziando i progetti strategici infrastrutturali e sociali, soprattutto considerando Caserta come il vero polmone industriale della regione Campania”, così la presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti commenta la decisione, non condivisa, della Giunta regionale presieduta da Vincenzo De Luca.

Il Consorzio Asi Caserta, dunque, decide di impugnare il provvedimento dinanzi al Tar Campania, chiedendone la sospensione cautelare. “L’intervento regionale si contrappone agli interessi dell’Ente, rischiando di comprometterne la funzionalità, l’efficacia e l’efficienza, di minarne la gestione amministrativa e di non essere sostenibile dal punto di vista economico e finanziario. Una tale contrazione delle risorse, senza essere accompagnata da una erogazione compensativa da parte della Regione stessa, renderebbe vani gli sforzi fin qui fatti dall’Ente per promuovere e realizzare interventi di tutela e sviluppo delle aree industriali”, si legge in una nota del Consorzio.

La presidente Pignetti: “Non si considerano differenze tra aree industriali”

“Qualunque intervento di modifica degli oneri finanziari avrebbe dovuto tenere conto delle caratteristiche specifiche delle aree industriali, come ampiamente specificato nella relazione inviata agli uffici regionali di cui non si è tenuto conto nella delibera”, spiega la presidente Pignetti che ha partecipato alla prima riunione del Comitato di coordinamento delle attività dei Consorzi Asi ed ha verbalizzato l’inopportunità della proposta (non ha partecipato a quella del 29 maggio in cui è stato deliberata l’armonizzazione degli oneri).

Si aggiunge inoltre che “l’estensione territoriale, la differenziazione delle aziende, il livello e la tipologia di infrastrutturazione delle cinque Asi campane le rendono profondamente differenti tra di loro per peculiarità e bisogni. Per questo il provvedimento di “omologazione” è di per sé improvvido, senza considerare le variabili”, aggiunge ancora Pignetti. Corre infine l’obbligo di evidenziare che negli ultimi anni nessun contributo è stato erogato dalla Regione Campania in favore dei Consorzi Asi, se non in emergenza Covid, come invece sarebbe previsto dalla normativa regionale. “Un tale provvedimento – conclude la presidente – risulta dannoso per la corretta prosecuzione della politica industriale che l’Ente sta portando avanti per fare della provincia di Caserta un’eccellenza del Mezzogiorno d’Italia”.

La replica di Razzano

Sulla decisione del comitato direttivo di impugnare il provvedimento della giunta regionale, interviene il consigliere delegato della Regione, Giuseppe Razzano. “Il Consorzio Asi Caserta non è un partito politico, ma un organismo tecnico al servizio delle imprese del territorio – dichiara – La proposta al Comitato Direttivo di impugnare la delibera di Giunta Regionale della Campania N° 78 del 06/06/2024, nello specifico la delibera riguardante ‘Determinazioni in materia di oneri di insediamento all’interno degli agglomerati industriali’, da parte della presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti, appare prevaricante sul piano politico, personale su quello gestionale. Il tentativo di lasciar intendere che la Regione Campania voglia far fallire o penalizzare le aree industriali della Provincia di Caserta è una palese alterazione della verità. La dimostrazione è data dalla scelta delle altro quattro Aree di Consorzio Industriale della Regione di condividere la decisione volta al risparmio per gli imprenditori. La decisione odierna – prosegue – rischia di creare un pregiudizio negativo nei confronti del Consorzio Industriale di Caserta da parte del mondo produttivo dell’intera Provincia. Solo il Consorzio Asi Caserta, infatti, ha deciso di intraprendere un’iniziativa differente. Scelta, tra l’altro, non condivisa dall’unanimità del Comitato Direttivo. Non a caso, il sottoscritto e il collega Alessandro Rizzieri si sono espressi con voto contrario alla delibera di procedere con un ricorso al Tar. Il presidente Vincenzo De Luca, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, l’assessore Antonio Marchiello, attiveranno, così come hanno sempre fatto, tutte le procedure per garantire lo sviluppo dell’area industriale di Caserta e per garantire la tutela degli investimenti e del personale della stessa”, conclude Razzano.

 

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