Già convocato per giovedì prossimo, 18 luglio, il secondo Consiglio comunale dell’era Albertella. Urge votare una soluzione per fermare l’aumento della Tari: una promessa della campagna elettorale da mantenere, anche se bloccare il rincaro dell’8% della tariffa per raccolta e smaltimento (servizio gestito da ConSer Vco) al Comune di Verbania costa 520 mila euro. Con aggiustamenti di bilancio, approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio e conseguente possibilità di utilizzare parte dell’avanzo di amministrazione, il Comune metterà suoi risparmi per non far pagare alla gente il caro rifiuti.
Verbania è il socio di maggioranza di ConSer Vco. Mercoledì il sindaco Giandomenico Albertella ha incontrato l’amministratore unico Giuseppe Grieco e il direttore Alberto Colombo. Ha verificato che l’anno prossimo per far pareggiare il bilancio della partecipata Verbania dovrà mettere altri 150 mila euro. Per quest’anno Albertella lascia correre, visto che è entrato nella funzione in corso di esercizio, ma per il 2025 pretenderà un controllo di gestione della società con cadenza trimestrale, demandato agli assessori Annarita Marangio e Massimo Manzini.
Intanto però il nuovo sindaco – che ha promesso di rendere Verbania più pulita e in ordine – ha l’emergenza di intervenire su marciapiedi e strade. «La città versa in condizioni inaccettabili, con erbacce ovunque» ribadisce Albertella. In attesa di rivedere il contratto di servizio con Conser, sta per assegnarle un appalto integrativo dopo che negli ultimi due anni la precedente amministrazione aveva tagliato lo spazzamento per ridurre i costi di 300 mila euro.
Per quanto riguarda il rinnovamento delle cariche in ConSer e Consorzio provinciale dei rifiuti, tutto è rinviato a settembre. C’è da confrontarsi con gli altri sindaci-soci e il periodo di ferie per indire assemblee, già normalmente poco partecipate, non è l’ideale. Grieco, sostenuto dal Pd, è in scadenza di incarico l’anno prossimo, ma ha rimesso il mandato. Alla presidenza del Consorzio c’è il vice sindaco di Omegna Gianni De Santi, che ha accettato di restare temporaneamente in attesa di trovare qualcuno disponibile a sostituirlo. «Il ruolo del comitato di controllo e del cda del consorzio è più importante di quanto si pensi, perché sono a loro a impostare le politiche provinciali sui rifiuti» ricorda Albertella.
Lunedì 29 verrà convocata un’assemblea consortile, ma solo per una verifica finanziaria, prevista per legge. Accelerare la realizzazione dell’impianto di riciclo di carta, metallo e plastica a Ornavasso è una della priorità di Albertella.
Archiviato il progetto della centrale a biogas di Cuzzago, per esplosione dei costi che richiedevano ai sindaci di aggiungere 15 milioni al finanziamento di 20 del Pnrr, tra l’altro con il rischio di non completare l’opera entro il termine improrogabile del giugno 2026, ciò che resta per non aumentare la Tari è vendere con margine più alto materiali da riciclo selezionati e puliti con nell’impianto di Ornavasso. Il Pnrr ha assegnato 5 milioni, i sindaci hanno approvato un mutuo per altri 4: l’iter burocratico è ancora in corso.
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