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Il nuovo decreto Sanzioni, che è parte della riforma fiscale, ha introdotto modifiche significative nel panorama dei bonus edilizi, con un focus particolare sul Superbonus. 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 giugno, e in vigore dal 1° settembre 2024, il provvedimento ha l’obiettivo di semplificare e chiarire le sanzioni per chi utilizza crediti d’imposta in modo illegittimo, anche in caso di semplici errori.

Cosa sono i crediti d’imposta e la compensazione?

I crediti d’imposta sono detrazioni fiscali che maturano a favore di chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia. Questi crediti possono essere utilizzati in compensazione, sottraendo gli importi a credito da quelli a debito nei confronti dello Stato. 

Se, per esempio, un contribuente deve allo Stato 10.000 euro di tasse e ha maturato un credito d’imposta di 8.000 euro grazie a lavori di ristrutturazione, può compensare il credito e pagare solo 2.000 euro.

La compensazione è uno strumento utile per incentivare gli investimenti nel settore edile, ma può anche essere oggetto di abusi e frodi. Per questo motivo, il decreto Sanzioni introduce nuove regole per garantire una maggiore trasparenza e correttezza nell’utilizzo dei crediti d’imposta.

Distinzione tra crediti “inesistenti” e “non spettanti”

Il decreto introduce una distinzione chiara e definita tra crediti “inesistenti” e “non spettanti“, applicando sanzioni diverse a seconda della gravità dell’illecito. 

I crediti “inesistenti” sono quelli privi dei requisiti di legge o basati su documenti falsi. I crediti “non spettanti”, invece, sono quelli utilizzati in modo errato o in eccesso rispetto al dovuto.

Alleggerimento delle sanzioni

Una delle novità più rilevanti è l’alleggerimento delle sanzioni. 

A partire dal 1° settembre 2024, la sanzione per i crediti “non spettanti” sarà del 25%, mentre per quelli “inesistenti” sarà del 70%

Quest’ultima può aumentare fino al 140% in caso di frode documentale.

Ampliamento della categoria “inesistenti”

Il decreto amplia la definizione di crediti “inesistenti”, includendo anche quelli in cui i presupposti di legge non sono completamente soddisfatti, indipendentemente dalla rilevabilità tramite controlli automatizzati. 

Questa modifica potrebbe portare a un aumento dei casi soggetti alla sanzione più severa.

Sanzione ridotta per errori minori

Per i casi meno gravi, come errori di calcolo o mancato rispetto di alcuni adempimenti amministrativi, è prevista una sanzione fissa di 250 euro, a condizione che l’errore venga corretto entro la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Impatto sui contribuenti

Le nuove regole offrono maggiore chiarezza ai contribuenti, semplificando la comprensione delle sanzioni e riducendo l’incertezza. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alla corretta applicazione dei bonus edilizi e consultare professionisti qualificati in caso di dubbi.

Il decreto Sanzioni rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e semplificazione nel settore dei bonus edilizi. L’alleggerimento delle sanzioni e l’introduzione di regole più chiare mirano a favorire la corretta fruizione dei bonus e a ridurre il rischio di errori o frodi.



 

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