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Nella busta paga di luglio, per circa 3 milioni e 200 mila lavoratori viene messa in pagamento la prima tranche del bonus una tantum da 350 euro lordi riconosciuta dal rinnovo di contratto dei settori Terziario, Distribuzione e Servizi, come pure per la Distribuzione moderna organizzata.

A prevedere il bonus una tantum da 350 euro sono stati i recenti rinnovi di contratto che hanno interessato i suddetti settori, portando novità positive – e aumenti – per i lavoratori impiegati ad esempio impiegati nel settore del commercio, come quelli che lavorano nei supermercati.

Nel primo caso si tratta del rinnovo sottoscritto a marzo da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs con le associazioni imprenditoriali di settore Confcommercio e Confesercenti, mentre per quello siglato da Federdistribuzione si è dovuto attendere fino ad aprile inoltrato.

Due contratti che prevedono gli stessi termini economici, tanto per quanto riguarda l’aumento di stipendio (che viene riconosciuto in diverse tranche) quanto appunto per il pagamento di un’indennità una tantum in programma a luglio di quest’anno, come pure nello stesso periodo del prossimo.

Va però precisato che l’importo del bonus una tantum di luglio non è uguale per tutti. L’importo di 350 euro, che è da considerare al lordo delle tasse, vale per un IV livello contrattuale, da riparametrare poi per quelli i livelli superiori e inferiori (come indicato nella seguente tabella).

Va detto poi che l’importo dipende anche dall’effettiva presenza al lavoro nel periodo per cui viene riconosciuto, ossia quello che va da gennaio del 2022 al marzo del 2023. Per questo motivo alcuni lavoratori potrebbero ricevere un importo più basso rispetto a quello atteso.

A chi spetta il bonus 350 euro sulla quattordicesima

Come anticipato, il bonus spetta a tutti i lavoratori impiegati con Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi di Confcommercio o Confesercenti, quali:

  • agenti immobiliari;
  • agenti e rappresentanti;
  • agenzia di lavoro interinali;
  • lavoratori impiegati nella grande distribuzione;
  • acconciatori (parrucchieri, barbieri) ed estetisti;
  • imprese di pulizia;
  • operatori di vendita (nei negozi al dettaglio, come pure nei supermercati).

A questi si aggiungono i lavoratori impiegati nelle imprese del commercio moderno alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line.

In ogni caso, per essere certi di essere tra i lavoratori interessati basta controllare la busta paga: qui, nella parte alta, è indicato il contratto collettivo applicato. Per altre informazioni di questo tipo ti invito a iscriverti al corso di Money.it per conoscere ogni dettaglio del tuo lavoro e avere una carriera vincente.

Va precisato poi che affinché si abbia diritto del bonus è necessario che il lavoratore risulti impiegato alla data in cui è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo.

Quanto spetta di bonus una tantum

In entrambi gli accordi per il rinnovo di contratto vengono riconosciuti, oltre agli aumenti stipendiali mensili, dei bonus una tantum a luglio, tanto nel 2024 quanto nel 2025.

Più precisamente si tratta di un’indennità una tantum che viene pagata in due differenti tranche, di pari importo, con un valore di 350 euro complessivi per un lavoratore inquadrato nel IV livello. Considerando dunque che il bonus si suddivide in due parti, i primi 175 euro sono in arrivo i primi di luglio mentre l’altra metà nello stesso mese dell’anno successivo.

Come anticipato, però, l’importo non è uguale per tutti in quanto dipende dal livello contrattuale. A tal proposito, ecco una tabella che indica esattamente quanto spetta, per ogni singola tranche e complessivamente, in base al proprio inquadramento (altra informazione facilmente recuperabile dalla busta paga).

LIVELLO INDENNITÀ PAGATA A LUGLIO 2024 E LUGLIO 2025 TOTALE
Quadro 303,81 607,62
I 273,67 547,34
II 236,73 473,46
III 202,34 404,68
IV 175 350
V 158,11 316,22
VI 141,95 283,90
VII 121,53 242,06
Operatori di vendita I categoria 165,20 330,40
Operatori di vendita II categoria 138,69 277,38

Importi che vanno considerati al lordo di tasse e contributi. Nelle tasche del lavoratore, quindi, entrerà una cifra molto più bassa.

Come anticipato, però, i suddetti importi possono essere oggetto di riduzione nel caso in cui nel periodo compreso tra gennaio 2022 e marzo 2023 siano presenti dei periodi di vuoto lavorativo.

Per avere diritto all’intero importo, come indicato nella suddetta tabella, quindi, bisogna essere stati impiegati, con orario full time, per tutto il periodo preso in considerazione, fermo restando che comunque ferie, permessi retribuiti, congedi e malattia sono considerati al pari di un periodo lavorato.

L’importo sarà invece più basso per coloro che ad esempio hanno lavorato part-time, dovendo fare una proporzione in base alle ore lavorate. Per un par-time al 50%, ad esempio, spettano 175 euro totali, quindi 87,50 euro a luglio 2024 e altrettanti il prossimo anno.

Ma a subire una riduzione saranno anche coloro che, ad esempio, in questo periodo hanno fruito di un’aspettativa non retribuita.

Va detto poi che anche agli apprendisti l’importo dell’una tantum viene ridotto, in quanto riproporzionato in base al trattamento economico solitamente previsto dal contratto di apprendistato sottoscritto.

 

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