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Ritorna l’appuntamento settimanale con il salottino di CrotoneOk e con #MaiPiùUltimi. Cominciano a essere tante le interviste realizzate in questo nostro spazio, interviste che potete trovare sul nostro canale youtube. Questa settimana abbiamo il piacere e l’onore di avere ospite una eccellenza di questo territorio: Pasquale Criscuolo, direttore generale e segretario generale del Comune di Parma e da qualche settimana nuovo presidente provinciale di Fenimprese Crotone.

Prima di entrare nei temi della nostra intervista una curiosità: cosa l’ha spinta ad accettare la sfida di Fenimprese Crotone?
Ho accettato con grande entusiasmo questa proposta perchè, nonostante lavori nel nord Italia dal 28 anni, sono visceralmente legato a Crotone e continuo ad avere forti legami con la città, a seguire tutte le vicende della città. Quando mi è stato chiesto di dare un contributo in questa associazione, ho ritenuto fosse doveroso accettare la proposta, perchè reputo, grazie all’esperienza maturata nelle ultime tre città in cui ho lavorato (Monza, Genova e Parma) , di poter mettere a disposizione queste esperienze soprattutto per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico.

La nostra redazione qualche mese fa, nell’occasione della serata evento di “Un anno di CrotoneOk”, ha lanciato il dibattito #MaiPiùUltimi, in riferimento alla classifica sulla qualità delle vita de Il Sole 24 Ore che relega la nostra provincia sempre nelle ultime posizioni.
Con il vice direttore de Il Sole 24 Ore, Jean Marie del Bo abbiamo analizzato i punti di forza e le criticità del nostro territorio, per comprendere come esaltare i primi e come risolvere le seconde.

Se le dico Crotone #MaiPiùUltimi lei cosa mi risponde?
Credo che Crotone abbia tutte le carte in regola per scalare in maniera importante questa classifica, che da troppi anni la relega nelle ultime posizioni. Io ho avuto la fortuna di lavorare in territori che sono stabilmente posizionati nelle prime posizioni. Credo che Crotone dal punto di vista economico abbia grandi possibilità di sviluppo, soprattutto se penso alla sua posizione geografica, alle sue caratteristiche, anche rispetto alla centralità che ha nell’ambito della geopolitica internazionale, e avendo tre infrastrutture importanti a pochi kilometri una dall’altra. Un rilancio dell’economia a cascata porta benefici in tutti gli altri settori dal sociale alla cultura.
C’è la necessità di lavorare all’unisono, come sistema città: quindi istituzioni, associazioni di categoria, istituti di credito, università. Iniziando con un lavoro che abbia visione e lungimiranza per uno sviluppo economico del territorio, significa tracciare le condizioni per risollevare la città a 360°. E questo chiaramente avrebbe delle ricadute sulla qualità della vita. Dove gira l’economia c’è un maggiore benessere e, soprattutto, un freno alla fuga dei cervelli. Dobbiamo puntare su questi elementi.

Lei viene da Parma, undicesima nella classifica de Il Sole 24 Ore, al di là delle dimensioni (Parma ha circa il triplo della popolazione rispetto a Crotone), quali sono le reali differenze che rendono così spietato il confronto con Crotone (103esima)?
Le due realtà non sono paragonabili. Parma è stata per alcuni anni anche nelle prime tre posizioni. è una delle città con l’economia più forte del Paese. Ha un tessuto economico molto forte e tradizionalmente forte, con la presenza di grandi player di fama nazionale e internazionale come Barilla e Dall’Ara, che garantiscono alla città una economia florida. Io credo che le istituzioni di un territorio prima di tutto debbano guardare alle traiettorie di quei fattori macroeconomici che determinano lo sviluppo di un territorio. Prima di parlare di cantiere e opere pubbliche, si deve pensare a quelle misure strutturali che garanticono un consolidamento dell’economia nel tempo e in modo stabile. Il cantiere porta sicuramente un miglioramento, anche dal punto di vista occupazionale, ma in un tempo ridotto e determinato. Crotone può invertire la rotta ma deve riuscire ad affrontare le sfide dello svilluppo.

Nonostante lei viva a Parma, la tentazione Crotone è forte e lei torna spesso in città. Cosa ti porta a tornare così spesso?
Io sono innamorato di Crotone in maniera viscerale.
Una città bellissima con una storia e tradizioni importanti. Mi sento a casa non in maniera retorica ma sostanziale. Quindi quando posso faccio sempre una scappata e rimango affascinato ogni volta che ritorno.
Ritengo che Crotone sia una città meravigliosa non solo per le bellezze naturali ma per quell’aria che si respira in città e l’orgoglio di avere avuto questa storia dovrebbe rianimare la quotidianità dei crotonesi che appaiono rassegnati. Questa è una città a cui tutti dobbiamo dare un contributo quotidiano. Sentirla casa nostra a tutti gli effetti. Invito i miei concittadini a guardare la città con più ottimismo, con più partecipazione attiva, con più protagonismo rispetto alle dinamiche cittadine.
Molte volte i cittadini sono sfiduciati, io invece credo che i presupposti alla base di un rilancio economico e culturale di questa città ci siano realmente, non sono utopie, sulle caratteristiche della città si deve lavorare.

Come si può rilanciare il centro città e il cuore della città che è il centro storico?
Con il sostegno al commercio, dando la possibilità di insediare nuove attività nel centro storico della città. Lavorando a 260° sul commercio, sul decoro e sulla sicurezza. Riqualificare anche urbanisticamente il centro storico della città per renderlo più attrattivo, perchè poi si tratta di un museo a cielo aperto. E anche sul tema del turismo bisogna cominciare a lavorare, allargando l’orizzonte temporale. La città oggi vive di turismo per un mese e mezzo, invece si potrebbe farlo per cinque sei mesi all’anno. Pensare ad un turismo da maggio ad ottobre credo che possa trasformare la città in un vero e proprio attrattore turistico.

Qual è il sogno di Pasquale Criscuolo per Crotone?
Il mio sogno è di rivedere orgoglio nella consapevolezza di vivere una città bellissima, con delle ricchezze incredibili, e quindi assistere ad un riposizionamento della città che la porti ad occupare le posizione nelle classifiche nazionali che merita. Sogno cittadini più felici, più sorridenti, più sereni, più ottimisti e più protagonisti.

Antonio Gaetano

 

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