Preso il fantasista di proprietà dell’Atalanta oltre a Miranda e Holm. Per i grandi acquisti bisogna aspettare i 46 milioni delle cessioni di Calafiori e Zirkzee
Il tempo per completare il mercato non manca. Qualcosa in più dal mercato invece manca. Ieri è stata la giornata di Nicolò Cambiaghi (oggi sosterrà le visite mediche): a lungo inseguito, trattato, voluto. La cifra di acquisto si aggira sui 10 milioni di euro più bonus da definire e l’aggancio dell’esterno proveniente dall’Atalanta e da buone stagioni all’Empoli porta il conto totale del Bologna a 17 milioni di euro dopo le acquisizioni di Miranda (a parametro zero dal Betis) e Holm (7 milioni, dallo Spezia). Tre indizi, però, non fanno ancora una prova: la prova che la squadra da Champions League sia pronta o quasi pronta.
il “tesorone”
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Ovviamente si suppone che le cessioni di Zirkzee e Calafiori porteranno un tesorone da… Premier, più che un tesoretto, pari a quasi 46 milioni totali considerando il 50% da dare al Basilea per il difensore (all’Arsenal per 45 milioni più 5) e il 40% per il Bayern Monaco nel momento della cessione (comunicata) dell’olandese al Manchester United. Insomma: il Bologna attende la certezza degli incassi per scatenarsi e completare la squadra. Il Bologna che torna in Champions dopo 60 anni – e che dalla coppa avrà almeno 28 milioni – deve insomma alzare i toni, colpire alto. Mirare alto. Gli acquisti di oggi sono il completamento iniziale per dare a Vincenzo Italiano – che descrivono già carico come una molla – i primi tasselli per rodare al meglio il raduno già partito lunedì scorso. Lo stesso Italiano, ovviamente, attende i colpi da… Champions. E li attende per il ritiro a Valles, detto che lì riavrà i reduci svizzeri dell’Europeo. Reduci intoccabili. Come detto qualche giorno fa, il Bologna non ha alcuna intenzione di smobilitare ma è chiaro che i tifosi si attendono colpi all’altezza considerando che se ne sono andati in due (Saelemaekers e Kristiansen, titolari) e che in due stanno salpando (Calafiori e Zirkzee appunto).
le liste
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Il Bologna incasserà circa 24 milioni dalla cessione di Zirkzee e circa 22 di quella di Calafiori: ma, per la punta, non ha intenzione di spenderli tutti. La cifra sommata agli introiti di Champions alza di tanto le possibilità di allestire una squadra molto importante. Detto che non tutto verrà reinvestito – ci sono anche le perdite dei recenti bilanci (coperti da Saputo) ai quali fare fede – c’è da dire che da Ioannidis (affare al momento un po’ fermo: il Bologna è arrivato a 22 milioni a fronte della richiesta di 25) a Dia (sul quale si è fatta forte la Lazio in caso di uscita di Immobile), da Mikautadze a Miovski, tante piste sono prese in considerazione. Ieri si è presentato a Casteldebole l’entourage d Nzola, che per ora è nel mirino del Cagliari e che Italiano ha sempre considerato un “pupillo”: tutto è in progress, nulla è da escludere. La verità è che anche un centrale difensivo è dentro la lista del Bologna e questo va inteso in un’ottica precisa: servono due squadre forti per affrontare tre competizioni. Ma anche nell’ottica di una possibile richiesta straniera per Lucumi.
i difensori
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Dopo che si era proposto Matip, ecco quindi che nei giorni scorsi anche Hummels si è messo nel radar del Bologna: ingaggi alti, dura valutare la fattibilità considerando che il club ha come tetto massimo di emolumenti i due milioni di Orsolini. Hummels sarebbe quel giocatore esperto che è mancato con l’approdo di Gosens, ma non sono da escludere Bijol e Pongracic. Insomma, il Bologna di oggi non basta ma tutta Bologna ha uno slogan che ripete di giorno in giorno: “Mi fido di Sartori”. L’anno scorso lui e il ds Di Vaio completarono la squadra a campionato iniziato (con Ndoye ci fu un inseguimento di 40 giorni, per esempio). Ora c’è un solo modo: attendere il tesorone che arriverà da Zirkzee e Calafiori, due big – però – da sostituire con colpi da Champions.
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