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L’AQUILA . L’Abruzzo trarrà benefici concreti dal Decreto Coesione, appena trasformato in legge.
La misura prevede incentivi per l’assunzione di under 35, donne e per le aziende che operano all’interno della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno. Con la conversione in legge infatti sono operativi gli esoneri del 100%, per due anni, previsti dal provvedimento emanato il 1° maggio scorso, con un finanziamento di 2,8 miliardi a supporto delle politiche di collocamento.
TUTTI I BONUS PREVISTI. L’iter legislativo è giunto al termine. Nella seduta del 3 luglio, la Camera ha approvato in via definitiva, con 160 voti favorevoli, 90 contrari e 3 astenuti, il Ddl di conversione in legge, con le modifiche apportate al Decreto Coesione. Il testo contiene un passaggio fondamentale: gli sgravi sono rivolti alle aziende che sottoscriveranno contratti a tempo indeterminato, con determinate categorie di lavoratori ritenute fragili, nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. La decontribuzione totale è riconosciuta alle aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori under 35, mai occupati.
Secondo quanto previsto dalla nuove norme, «per potere ricevere lo sgravio dei contributi previdenziali fino a un massimo di 500 euro mensili, i datori di lavoro devono sottoporre ai nuovi impiegati contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato». Sono escluse dalla misura le categorie che rientrano nel lavoro domestico, dalle baby-sitter alle colf, e i rapporti di apprendistato. L’esonero diventa più alto per le aziende che assumono nelle regioni della Zes, la Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. In questo caso si può arrivare anche a un bonus di 650 euro al mese, per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato, sempre dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, con una validità di due anni. Ma l’incentivo è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che hanno un organico fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione dell’impiegato per il quale è richiesto l’esonero, che dovrà essere disoccupato da più di 24 mesi e avere più di 35 anni.
PER LE DONNE. Lo sgravio del 100 per cento è rivolto anche alle donne che, se assunte a tempo indeterminato entro il periodo di riferimento, potranno far ottenere alle aziende l’esenzione del versamento dei contributi previdenziali fino a un importo massimo di 650 euro al mese. L’incentivo è valido per le lavoratrici di qualsiasi età, a condizione che rispettino i seguenti requisiti: per quanto riguarda le residenti nelle regioni Zes, devono risultare da almeno sei mesi senza un impiego regolarmente retribuito; per le dipendenti residenti in tutte le altre regioni d’Italia si richiede, invece, di dimostrare di non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Anche in questo caso l’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
Nella legge appena approvata alla Camera sono state confermate, inoltre, le misure Autoimpiego Centro Nord e il Resto del Sud 2.0, che prevedono aiuti ai destinatari dei programmi di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), agli under 35, in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, oppure inoccupati, inattivi e disoccupati.
Altre risorse incluse nel decreto sono rivolte ai servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze o veri e propri sostegni all’investimento attraverso voucher e interventi in regime de minimis. Infine, viene riconosciuto un incentivo ai disoccupati con meno di 35 anni che, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano un’attività imprenditoriale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
RESTO AL SUD. La nuova misura, denominata Resto al Sud 2.0, è destinata ad imprese, autonomi e professionisti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, per agevolare l’avvio di nuove attività in forma individuale e collettiva.
Sono previsti voucher da 40mila euro, che salgono a 50mila se si investe in beni digitali o destinati al risparmio energetico. Aspiranti nuovi imprenditori e professionisti possono beneficiare anche di contributi a fondo perduto nella misura del 75% per spese fino a 120mila euro, oppure del 70% se la spesa è compresa tra 120mila e 200mila euro. Gli incentivi saranno concessi su domanda tramite richiesta a Invitalia. Sono previsti vincoli di accesso in termini di attività ammesse e di platea dei beneficiari. Le attività ammesse sono avviate in forma individuale mediante apertura di partita Iva per la costituzione di impresa individuale o libero-professionale, oppure in forma collettiva mediante costituzione di società in nome collettivo. Alle imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi.
Destinatari dell’intervento a supporto di nuova imprenditorialità sono i giovani fino a 35 anni residenti in Italia, che non sono già beneficiari di misure simili e in possesso di uno dei seguenti requisiti: condizione di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027; inoccupati, inattivi e disoccupati; disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori Gol.
©RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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