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Cantiere aperto in Sicilia per riqualificare le aree industriali. Uno degli obiettivi dell’assessorato regionale Attività produttive guidato da Edy Tamajo che lo considera strategico sia per le imprese insediate che per attrarre nuovi investimenti. È la prima volta, dopo anni di trascuratezza e incuria, che la Regione siciliana scende in campo in maniera sistematica a sostegno delle aree industriali dell’isola. Questa volta è il turno dell’area industriale di Carini, in provincia di Palermo: si tratta di una zona che ha acquistato nel tempo un’importanza sempre maggiore ed è destinata a diventare polo importante anche per la presenza (i cantieri sono aperti e in fase avanzata) del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica della Fondazione Ri.Med. «La realizzazione di questo progetto – ha detto Tamajo – traccia una linea decisa e ferma rispetto alla rinascita di tutte le aree industriali in Sicilia. In vista della Zes del Sud l’impegno del governo regionale resta concentrato sulla ridefinizione e sulla riperimetrazione delle aree presenti, sullo snellimento burocratico e a rendere maggiormente fruibili e adeguate le aree industriali con progetti di riqualificazione e ammodernamento delle infrastrutture, dagli impianti di illuminazione ai sistemi di video sorveglianza».

Asse tra enti per finanziare i lavori

In questo caso l’investimento è di otto milioni e si è arrivati al finanziamento grazie alla triangolazione tra assessorato Attività produttive, Irsap (l’Istituto regionale sviluppo attività produttive) guidato da Marcello Gualdani e Irfis (la finanziaria regionale che ha messo a disposizione i fondi) guidato da Iolanda Riolo che dice: «Mettendo a disposizione queste risorse per un progetto avanzato dall’Irsap e attuato dalla Zes – ha sottolineato Iolanda Riolo – Irfis si conferma uno snodo fondamentale per la gestione dei fondi per la Regione siciliana. Fare squadra tra gli assessorati regionali e il nostro istituto si sta rivelando una strategia vincente».

Russello (Sicindustria): «Fatto un passo avanti»

Tutti affiancati dalla struttura commissariale per la Zes della Sicilia occidentale che fa capo a Carlo Amenta. Insomma, un’operazione di sistema che il presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello, che ha ospitato la presentazione del progetto nei locali della sua azienda (la Omer) giudica positivamente: «Sapere che la Regione ha reperito i fondi per riqualificare questa zona industriale, non può che farci piacere – dice Russello –. Da anni parliamo dell’inadeguatezza delle aree industriali e da anni ci sentiamo fare promesse di ogni tipo. Oggi sembra che un passo in avanti si stia facendo. Permetteteci, però, di esultare soltanto quando le opere saranno consegnate. Di certo noto un cambio di passo che desidero sottolineare: un positivo coordinamento tra le varie braccia della pubblica amministrazione».

Il piano triennale dell’Irsap

L’Irsap ha già realizzato un intervento fondamentale per il decoro e la sicurezza dell’agglomerato industriale di Carini installando telecamere e ripristinando la quasi totalità dell’impianto di pubblica illuminazione. «Adesso con questo progetto, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche, completeremo il processo di riqualificazione della zona industriale» ribadisce Gualdani. Una riqualificazione dell’area industriale di Carini giudicata positivamente dal sindaco Giuseppe Monteleone che dice: «Lo stanziamento dei fondi per la riqualificazione dell’area industriale di Carini rappresenta un forte segnale di attenzione della Regione nei confronti degli imprenditori che, nonostante le effettive criticità di cui soffre l’agglomerato, producono qui continuando a credere nelle potenzialità che il territorio rappresenta, se non altro per la sua posizione strategica. I lavori di riqualificazione, quando eseguiti, non risolveranno però la questione aperta e oggetto di contenzioso giudiziario del famigerato art. 10 della legge regionale n. 10/2018 con il quale sono state trasferite coattivamente dall’Irsap al Comune di Carini strade e pertinenze. Quest’ultimo infatti non ha i mezzi per occuparsi della manutenzione. Voglio quindi lanciare un appello all’assessore Tamajo, all’intero governo e all’assemblea regionale affinché, tutti insieme, si possa trovare una adeguata soluzione legislativa a una questione posta già in ambito giudiziario e che invece è compito della politica risolvere».

Il ruolo della Zes Sicilia occidentale

Ruolo chiave quello della Zes: «L’accordo con Irfis e la disponibilità dell’Irsap dimostri l’importanza della collaborazione istituzionale – dice Amenta –. A noi adesso il compito di mandare in gara e completare l’intervento nei tempi più brevi possibili per supportare le imprese dell’area nel loro sviluppo. L’attrattività di un territorio passa infatti dalla dotazione infrastrutturale e dai servizi alle imprese». Lo scorso luglio, Irfis Finsicilia e Zes Sicilia Occidentale hanno sottoscritto un accordo di programma quadro in base al quale il “Progetto di riqualificazione delle strade interne dell’agglomerato di Carini” per complessivi 8 milioni di euro è stato ceduto al commissario Zes, che farà quindi da stazione appaltante. «Stimiamo – ha concluso Amenta – di andare in gara entro dicembre e, una volta aggiudicati i lavori e compiuti i passaggi amministrativi, di completare le opere nell’arco di un anno».

 

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