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(AGENPARL) – Roma, 5 Luglio 2024

(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 05/07/2024, ore 13:12
Consiglio
Lavori Consiglio: Disegno di legge omnibus, discussione articolata – 4
**Discussi gli articoli da 15 a 25 del dlp omnibus 20/24. L’esame del disegno di legge prosegue nel pomeriggio.**
Nell’ambito della discussione articolata del Modifiche a leggi provinciali in materia di uffici provinciali e personale, cooperazione allo sviluppo, istruzione, cultura, protezione antincendio e civile, caccia e pesca, tutela dell’ambiente e del paesaggio, energia, tutela delle acque e utilizzazione delle acque pubbliche, igiene dei prodotti alimentari, patrimonio e finanze, attività economiche, lavori pubblici, alpinismo, turismo, espropriazioni per pubblica utilità, edilizia abitativa agevolata, igiene e sanità, assistenza e beneficenza, trasporti, apprendistato, è stato trattato l’articolo 15 che propone, a fini di tutela del patrimonio provinciale, di disciplinare con apposito regolamento l’installazione e l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza degli edifici dell’Amministrazione provinciale. Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato di aver votato contro in commissione, esistendo un sistema di videosorveglianza già sufficiente: non bisogna esagerare. Brigitte Foppa (Gruppo verde) si è detta perplessa dalla posizione del collega, il cui gruppo da un lato chiede piú sicurezza e dall’altro rifiuta le varie proposte. La videosorveglianza, che non ama tantissimo, permette però di chiarire eventi successi, anche se non ha grande  valore preventivo. Nell’articolo si tratta in particolare di sorvegliare e tutelare gli uffici provinciali, non è un problema. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che chi rinuncia alla libertà per la sicurezza perde entrambi, e che il problema della sicurezza, esistente, non si risolve con videosorveglianza in ogni angolo. Da criticare è anche il fatto che tramite gli smartphone passino tante informazioni. Il problema della criminalità degli stranieri non si risolve sorvegliando i locali 24 ore al giorno, ma tutelando i confini. Harald Stauder (SVP) ha richiamato la propria esperienza di sindaco per ricordare che i sistemi di videosorveglianza sono utili perché c’è sempre meno personale di sicurezza, e che sistemi video per l’ingresso delle auto, per esempio, permettono di fermare e controllare solo chi non ha le carte a posto. Nel Comune di Lana, i questi sistemi hanno funzionato come deterrenti per gli scassi nei parcheggi. Andreas Colli (JWA) ha chiarito che si trattava nell’articolo solo della videosorveglianza relativa agli edifici, cosa che per lui andava bene. L’ass. Christian Bianchi ha confermato che si tratta di redigere un regolamento per la videosorveglianza del patrimonio della Provincia di Bolzano, proprio perché essa deve essere regolamentata, oltreché segnalata al cittadino anche con targhetta con qr code. Ha ricordato che tutti i partiti hanno sempre indicato quella della sicurezza come tema fondamentale, e ricordato che come sindaco aveva constatato il vantaggio dell’esistenza di strumenti che facilitano le indagini; tutto ciò non ha nulla a che fare con la sorveglianza della mobilità o dei movimenti delle persone. L’articolo è stato approvato con 28 sí, 4 no e 1 astensione.
Approvato senza discussione l’’articolo 16 che intende stralciare la limitazione trentennale alla durata del fondo di rotazione per l’incentivazione delle attività economiche istituito con la legge provinciale 15 aprile 1991, n. 9
L’articolo 18 propone modifiche alla legge provinciale 17 dicembre 2015, n. 16, “Disposizioni sugli appalti pubblici”. Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha presentato un emendamento per introdurre un comma relativo all’abbellimento di edifici pubblici con opere artistiche. L’ass. Philipp Achammer, co-firmatario, ha chiarito che l’approccio è di evitare un obbligo, si cercherà di garantire la copertura finanziaria insieme all’assessore competente, e l’emendamento è stato ritirato. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che l’articolo prevede che solo chi vince dimostri l’esistenza di tutti i requisiti. Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha segnalato il problema delle garanzie linguistiche che devono essere date dalle imprese aggiudicatarie, e il pres. Kompatscher ha chiarito che tutti gli operatori e fornitori devono rispettare le norme sulla lingua, e che spesso ci sono problemi relativi alla cartellonistica dei cantieri: ma questo è già legge, bisogna se mai controllare maggiormente e fare sensibilizzazione. L’articolo è stato approvato con 19 sì e 14 astensioni.
L’articolo 19 propone che le organizzazioni di soccorso alpino BRD-AVS e CNSAS Alto Adige possano svolgere interventi di soccorso anche sul restante territorio nazionale nonché sul territorio del Tirolo, in quanto regione membro dell’Euregio. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha invitato a riflettere su come è possibile migliorare la collaborazione transfrontaliera, soprattutto per interventi di soccorso alpino. Franz Ploner (Team K) ha chiesto un chiarimento in relazione alla prevista della rinuncia di richiesta di rimborso dei costi sostenuti, domandando se ció è stato concordato: i soccorsi in elicotteri sono molto costosi.IL presidente della Provincia Arno Kompatscher ha fatto riferimento ai tanti accordi ed esercitazioni comuni in ambito Euregio, ed evidenziato l’importanza degli incontri diretti. Ci sono convenzioni per i rimborsi a garanzia della reciprocità, ma ci vuole una base giuridica. L’articolo è stato approvato con 32 sì.  
Approvati senza discussione né emendamenti l’articolo 20 che propone modifiche alla legge provinciale 13 dicembre 1991, n. 33, “Ordinamento delle guide alpine – Guide sciatori” e l’articolo 21 che propone modifiche alla legge provinciale 19 febbraio 2001, n. 5, “Ordinamento della professione di maestro di sci e delle scuole di sci”.
L’articolo 22 prevede che per l’ampliamento di rifugi alpini esistenti che comporti un aumento di cubatura superiore al 30 per cento sia nuovamente introdotto il nulla osta della Giunta provinciale, che prevede anche un parere della Consulta per le attività alpinistiche. Paul Köllensperger (Team K), apprezzando l’articolo che chiarisce le procedure, ha proposto che il nulla osta sia necessario già da un aumento pari al 15%. Ha criticato che molti rifugi diventino ristoranti gourmet. Lo stesso ha proposto Brigitte Foppa (Gruppo verde), sottolineando il valore identitario che hanno tali edifici, ha ribadito che un 15% è già un importante cambiamento. L’ass. Luis Walcher ha ammesso la necessità di stare attenti nel costruire per tutelare il paesaggio, aggiungendo però che i progetti passano già in diverse commissioni, e che un ulteriore passaggio non è necessario: il 20-30% è solo l’ampliamento di una cucina o la costruzione di un bagno. Respinti gli emendamenti, Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha fatto riferimento al vantaggio che porterebbe ai comuni svantaggiati la gestione dei rifugi, e fatto riferimento a un proprio emendamento in commissione; Sven Knoll ha evidenziato che il rifugio Vetta d’Italia, nonostante sia proprietà della Provincia, viene illegittimamente utilizzato dalle forze dell’ordine come quartiere estivi, Andreas Colli (JWA) ha chiesto sulla base di quali criteri è stato stabilito il 30%. L’ass. Luis Walcher ha chiarito che la quota è stata stabilita in base alle dimensioni dei rifugi e alla quota di posti letto, e che deve approfondire la situazione relativa alle trattative del citato rifugio. L’articolo è stato approvato con 23 sì, 2 no e 8 astensioni..
L’articolo 23 propone modifiche alla legge provinciale 20 febbraio 2002, n. 3, “Disciplina delle agenzie di viaggio e turismo”. Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiesto informazioni sulla retroattività dei titoli di studio previsti per il titolare dell’agenzia di viaggio e turismo, Bernhard Zimmerhofer (STF) ha chiarito che con tutti questi requisiti sarà ancora più difficile trovare personale. L’ass., Luis Walcher ha chiarito che la norma non è retroattiva, e che la competenza sui requisiti professionali è dello Stato, alla cui disciplina ci si adegua. L’articolo è stato approvato con 18 sì, 4 no  e 9 astensioni.
Approvati senza emendamenti né discussione l’articolo 24 che propone modifiche alla legge provinciale 15 aprile 1991, n. 10, “Espropriazioni per causa di pubblica utilità per tutte le materie di competenza provinciale”, prolungando da 20 anni a 30 anni l’attuale durata massima delle occupazioni temporanee preordinate all’esproprio per coprire l’intero arco temporale dei lavori del BBT, l’articolo 24 bis che Modifica della legge provinciale 14 dicembre 1988, n. 58, “Norme in materia di esercizi pubblici” e l’articolo 24 ter che interviene sul Codice del commercio.
L’articolo 25 propone  modifiche alla legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, “Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata”. 10 gli emendamenti. L’ass. Ulli Mair ha chiarito di aver spiegato già ieri i propri emendamenti sul fondo per gli eventi calamitosi. Franz Ploner (Team K) ha chiesto di inserire un comma per fare riferimento anche ai requisiti dei componenti del nucleo familiare per l’ammissione ai contributi, e di riportare il vincolo da 10 a 20 anni, per contrastare la speculazione. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha aggiunto che ridurlo è stato un errore. Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha proposto un analogo emendamento, e chiesto inoltre di prevedere la messa a disposizione di alloggi provvisori per persone che rimangono senza contatto di locazione per il periodo necessario per trovare un’alternativa, nonché un fondo di garanzia per morosità incolpevole da parte di locatarie e locatari privati. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto come viene definito il nucleo famigliare, ed evidenziato che in molti paesi non ci sono alloggi a disposizione; ha chiesto come si intendano evitare le occupazioni abusive e qual è la situazione attuale dell’alloggio di Sinigo, nonché evidenziato i timori dei proprietari.  Waltraud Deeg ha fatto riferimento al fondo che esiste a livello statale, e chiarito che in Alto Adige le persone con reddito molto basso sono invece sostenute con i contributi ai canoni di locazione: non si possono avere l’uno e gli altri. I vincoli legati a un immobili sono fondamentali, ridurre quello in esame a 10 anni è stato un errore; bisogna capire come gestire anche in futuro il tema delle convenzioni a favore della popolazione locale. Sandro Repetto (Partito Democratico) ha ritenuto che questione del vincolo sociale dovesse essere rivista, anche per capire dove va il mercato mobiliare: abbassandolo c’è stata una maggiore flessibilità con abbassamento dei prezzi degli appartamenti? Probabilmente no. Il contributo di locazione favorisce l’ampliamento del mercato degli affitti o alza i canoni? Per ampliare l’offerta bisogna intervenire sulla leva fiscale, e la Provincia può intervenire sugli accordi territoriali relativi ai parametri per rientrare nella cedolare secca. Il fondo proposto da Oberkofler può convivere con i contributi. Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha apprezzato l’emendamento di Mair sul fondo per l’emergenza in caso di eventi calamitosi, evidenziando che a oggi mancano aiuti e anche un accompagnamento alle persone che hanno perso tutto, e chiesto se i rimborsi riguardano anche i nuovi proprietari, nel caso in cui la casa venga venduta. Ha chiesto informazioni sul conflitto tra Provincia e Comune di Bolzano relativo alla messa a disposizione di alloggi per persone in condizioni difficili. Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ricordato che in Alto Adige era stata promossa la proprietà privata, dando come risultato il fatto che il 70% degli altoatesini possiedono un alloggio: questo dà un certo benessere e sicurezza, ma ha come effetto collaterale un limitato mercato dell’affitto. Il convenzionamento mirava a fare in modo che il sostegno pubblico rimanesse nelle mani delle persone che si volevano sostenere, mentre ora viene visto come un errore dal gruppo politico che l’ha introdotto. È una contraddizione alla finalità originaria. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha fatto riferimento a molte persone che si erano indebitate fino al collo per un alloggio di proprietà perché la politica aveva insistito su certe decisioni, senza ascoltare l’opposizione: no ai 20 anni di vincolo, no al fondo di rotazione, controlli ridotti perché i sindaci non vogliono andare contro i propri compaesani, il vincolo del prezzo, introdotto solo l’anno scorso… Vanno rafforzati i meccanismi di controllo e ampliato il finanziamento dell’edilizia abitativa agevolata. Waltraud Deeg (SVP) ha invitato Leiter Reber a considerare i propri cambiamenti di rotta degli ultimi 5 anni e sottolineato la distinzione tra vincolo sociale e convenzionamento: il primo ha una valenza più importante. Ha quindi fatto riferimento al fabbisogno di alloggi in locazione da parte di lavoratori richiesti dall’economia, che fa aumentare la domanda e di conseguenza i prezzi, insieme alla diffusione di Air B&B. È sbagliato, quindi, dire che i prezzi sono aumentati per la politica delle agevolazioni, quindi il problema non si risolve togliendo i contributi. Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiarito che la riduzione del vincolo sociale si doveva ai consiglieri Amhof, Noggler e Wurzer; Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha chiarito che il fondo servirebbe in casi quali un locatario che si ammala e pertanto non lavorando non riesce più a pagare l’affitto. Ha poi fatto riferimento al modello di Vienna: funziona benissimo, ma si trova in una realtà completamente diversa: le persone giovani non si possono permettere un alloggio in Alto Adige, quindi ci vuole una svolta della politica abitativa. Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha ritenuto che la copertura finanziaria contenuta nell’emendamento assessorile fosse esigua L’ass. Ulli Mair ha risposto ai rilievi chiarendo tra l’altro nell’edilizia agevolata non  si fa sempre riferimento allo stato di famiglia, ma vale in principio il grado di parentela, alla riduzione del vincolo sociale da 20 a 10 anni nel 2016 (mantenuto quello dei terreni); si è detta d’accordo con l’emendamento di Ploner ma di dover votare contro per motivi tecnici: per modificare il vincolo ci sarebbe bisogno di tante norme transitorie. Ha annunciato una sorta di omnibus del settore abitativo. Per il fondo per l’emergenza sono previsti requisiti precisi, esso non vale per il nuovo proprietario; nei comuni con fabbisogno abitativo bisogna pensare una quota di alloggi in affitto. In quanto ai fondi, per quest’anno sono previsti 250.000 e, che saranno aumentati e adeguati.
La discussione prosegue nel pomeriggio, a partire dalle 14.30.
**MC**
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