Tassi più bassi della media e un risparmio più che sensibile sono prerogative delle agevolazioni sui mutui per la prima casa destinate agli under 36, misura estesa fino a settembre del 2023 e che sta ottenendo una buona risposta, tant’è che stanno dando una spinta a tutto il mercato tant’è che, così come riporta il sito Mutui.it, rappresentano il 43% delle domande dei mutui per la prima casa.
Uno degli elementi che caratterizza i mutui prima casa under 36 è il supporto ai giovani che spesso non hanno molte garanzie da offrire e che, in virtù di professioni o situazioni lavorative precarie, non dispongono di molta liquidità.
Il risparmio effettivo
Un under 36 che accende un mutuo di 180mila euro per 25 anni a fronte di un immobile del valore di 200mila euro paga una rata pari a 910,80 euro mensili (Taeg 3,70%). A pari condizioni, una persona che ha superato la soglia del 36 anni di età sostiene un esborso pari a 955,08 euro (Tag 4,28%).
La differenza è di 45 euro al mese circa e si traduce in 540 euro annuali, ossia una minore spesa di 13.500 euro lungo i 25 anni della durata del mutuo.
Questo è solo un esempio e le cifre possono variare a seconda del valore dell’immobile, dell’importo del mutuo e delle condizioni di mercato, peraltro fortemente viziate dalle politiche monetarie della Banca centrale europea, la Bce.
I vantaggi per gli under 36
Il vantaggio più rilevante è la garanzia della Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap), ossia una garanzia statale che copre fino all’80% del valore dell’immobile. Viene concessa a chi non ha ancora compiuto 36 anni, ha un Isee inferiore ai 40mila euro e si accinge a comprare la prima casa.
A ciò si aggiungono agevolazioni fiscali in materia di imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali. Laddove l’acquisto è soggetto a Iva è previsto un credito di imposta pari all’imposta versata e, non da ultimo, gli oneri notarili sono decurtati del 50%. Un pacchetto di misure che attira pubblico.
Come richiedere l’agevolazione
La domanda va presentata alla banca o all’intermediario a cui viene richiesto il mutuo, assicurandosi preventivamente che figuri nell’elenco degli istituti che aderiscono all’apposito fondo.
Laddove previsti, i crediti di imposta vanno indicati nella dichiarazione dei redditi del periodo di imposta successivo a quello durante il quale è stato effettuato l’acquisto della prima casa. Nel Modello 730 va compilata la colonna 2 del rigo G8.
L’accesso all’agevolazione è per il momento garantito fino al mese di settembre del 2023 ma MutuiOnline ha sollevato
l’esigenza, compatibilmente con le facoltà del governo, di prolungare la durata del bonus auspicando che possa essere esteso a una platea più ampia di cittadino, aumentando l’età massima dei richiedenti.
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