A partire da sabato 6 luglio, tempo di saldi di fine stagione anche a Ferrara.
La stima per il 2024 – secondo l’Ufficio Studi Confcommercio – parla di un valore generato di 3,2 miliardi. Nello specifico, in tutta Italia, saranno 15,8 milioni le famiglie che acquisteranno e spenderanno in media 202 euro (98 euro a persona).
“Il momento dei saldi in un contesto di città turistica – spiega Marco Amelio, presidente provinciale di Confcommercio Ferrara – offre una opportunità maggiore per l’intera filiera dell’accoglienza e dell’ospitalità. È fuori discussione che il rapporto di fidelizzazione tra il consumatore ed il negoziante di fiducia sia un valore aggiunto, oltre che un vantaggio in termini di convenienza nell’acquisto di prodotti di qualità a prezzi competitivi. Voglio rimarcare il valore dei negozi di vicinato che garantiscono l’identità dei nostri centri storici, sopratutto laddove le attività commerciali hanno svolto un ruolo sociale di relazione addirittura prevalente rispetto al servizio offerto”.
Il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, afferma: “Questi saldi rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta visto che i negozi sono particolarmente riforniti. Il comparto della moda si sta avviando verso decisioni e scelte essenziali per il prossimo futuro in un rapporto di filiera. È una data importante che coincide con un momento di difficoltà per il fashion retail. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per tutti. A livello locale è necessario proseguire – tramite la nostra associazione – un’interlocuzione istituzionale positiva per sostenere il commercio di vicinato, cuore pulsante della città”.
Guida agli acquisti: alcune indicazioni di Federazione Moda Italia e Confcommercio
- CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;
- PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
- PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
- PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
- INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
In Emilia Romagna i saldi si concluderanno il 3 settembre.
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