IMPRESA – Peng e Lin Hu hanno creduto nel progetto coordinato da professionisti locali e hanno fondato Evodya, azienda leader nelle soluzioni innovative ed eco-friendly e Travyu, portale che collega domanda e offerte. L’iniziativa è stata presentata questa mattina alle Tenute Muròla da Francesco Luchetti e Rossano Mitillo. Partner è Risorgimarche
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di Alessandra Pierini
Si chiamano Peng e Lin Hu, sono due fratelli, imprenditori cinesi di 27 e 30 anni, nati in Cina ma cresciuti in Italia e si sono innamorati delle Marche.
In particolare delle escursioni in bicicletta nell’entroterra marchigiano tra paesaggi mozzafiato, buon cibo e natura. Per questo hanno deciso di investire in un progetto di turismo sostenibile, affiancando professionisti e micro imprese locali in una avventura che ambisce ad un nuovo Risorgimento delle Marche, ispirandosi anche al festival Risorgimarche che è partner dell’iniziativa ed ha la stessa mission nel dna. Gli ingredienti indispensabili sono le esperienze che i turisti in luoghi unici, lontani dai sentieri battuti, per vivere esperienze autentiche e coinvolgenti. La presentazione questa mattina nelle Tenute Muròla a Urbisaglia. I due imprenditori erano attesi ma sono stati trattenuti all’estero.
E’ stato invece Rossano Mitillo, uno dei coordinatori del progetto, a raccontare come sono nate Evodya, azienda leader nelle soluzioni innovative ed eco-friendly, specializzata nello sviluppo di mezzi di mobilità a basso impatto ambientale e moduli abitativi intelligenti e sostenibili e Travyu, il portale intuitivo dedicato al turismo esperienziale, che accompagna i turisti in luoghi unici, lontani dai sentieri battuti, per vivere esperienze autentiche e coinvolgenti.
«Questi giovanissimi imprenditori cinesi sono impegnati nel campo delle tecnologie avanzate e delle energie rinnovabili. Arrivati nelle Marche si sono innamorati delle mountain bike e del nostro territorio che noi percepiamo come normalità ma che loro vivono con stupore. Proprio dal loro stupore è nata l’idea di creare valore dal patrimonio incredibile che offre l’entroterra. Sul tavolo natura e tradizioni ma anche la resilienza di chi vuole restare in questi territori. Insomma un nuovo Risorgimento per le Marche».
Ad entrare nel concreto è Francesco Luchetti: «Accanto a tutto questo c’è l’idea di riqualificare strutture esistenti come ad esempio piccoli campeggi. Ci sono tante piattaforme ma l’obiettivo di Travyu è diverso, è fare in modo che gli operatori piccoli e disaggregati siano raggiungibili, che altri soggetti siano stimolati a proporre esperienze e che un turista, anche straniero, riesca ad arrivare ad una esperienza sul territorio. Alla fine vince il sistema se giochiamo insieme».
l progetto è affiancato da Risorgimarche. Giambattista Tofoni, direttore esecutivo di Risorgimarche ha tracciato il parallelo tra le due realtà: «Risorgimarche è un format creato da Neri Marcorè. Non è l’istituzione che ha creato il festival ma la società civile che si è proposta per accendere i riflettori sulle Marche. Siamo diventati un esempio nazionale e sono state fatte su di noi otto tesi di laurea. A gennaio del 2017, quando abbiamo pensato al festival, le strutture marchigiane registravano il 95% di cancellazioni, a fine anno siamo arrivati al 30% e credo che il nostro contributo sia stato fondamentale. Con l’isola del gusto abbiamo dato la possibilità a tanti microproduttori di sopravvivere. Abbiamo creato un movimento di persone, di giovani che vanno in montagna. Questo turismo esperienziale e lento è quello che ci chiedono i turisti». Questa collaborazione è il simbolo tangibile dell’impegno, delle due realtà marchigiane, per sostenere le comunità, preservare le culture locali e proteggere l’ambiente.
Le Marche si propongono quindi, attraverso queste due realtà aziendali, come luogo ideale per esperienze di viaggio innovative e responsabili, che non solo rispondono alle esigenze dei viaggiatori moderni ma contribuisco anche alla conservazione e alla valorizzazione dei territori. Unendo la riduzione dell’impatto ambientale con un’ospitalità tecnologicamente all’avanguardia, le due realtà marchigiane si propongono come punto di riferimento per il turismo responsabile, integrando in modo armonioso i concetti di mobilità e ospitalità sostenibile.
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