VITERBO – “A nome dei colleghi e di tutta la comunità voglio ringraziare la vostra organizzazione per aver costruito la direzione della scuola materna di Diakene Diola”. È solo una delle lettere in arrivo dal Senegal e indirizzate a Fortunato Mannino, attuale presidente di Iscos Lazio ed ex segretario della Cisl di Viterbo. E quella della materna è solo una delle iniziative portate a termine negli ultimi mesi alla guida dell’Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo. Dopo la missione che ha portato Mannino e la sua squadra in visita nel Paese africano dall’11 al 25 aprile, ecco i primi progetti realizzati.
La scuola materna di Diakene Diola, si diceva. “In questo caso abbiamo investito 3.500 euro per ultimarne la costruzione. La formazione dei più piccoli è uno degli obiettivi prioritari di Iscos: durante il nuovo viaggio, tra le priorità di intervento indicate dalle popolazioni locali c’è proprio la necessità di garantire un’educazione alle nuove generazioni perché possano uscire dalla povertà”.
Ma grazie alle donazioni del 5 per mille, fonte prioritaria di introito per l’associazione guidata da Mannino, è stata aiutata anche una cooperativa di donne di Point Saint George che, grazie al microcredito, si sostiene trasformando il pesce. “Sempre durante la nostra missione, abbiamo raccolto l’urgenza di fornire queste donne di energia elettrica e un mezzo per trasportare il pesce lavorato e poterlo vendere. Grazie a un investimento di 7mila euro, abbiamo acquistato e fornito dei pannelli solari, un congelatore per la conservazione della materia prima fresca e un mezzo, una sorta di moto-ape per commercializzare il prodotto nella città e nei villaggi vicino, anche fuori dalla foresta dove la coop è insediata”, racconta Mannino.
Fino a poco tempo fa, la lavorazione del pesce prevedeva l’essiccatura con il fuoco.
Poi, grazie a una ong si è passati allo sfruttamento del sole, posizionando la materia prima su delle griglie. Ora, grazie ad Iscos, il pesco potrà anche essere conservato congelandolo non appena pescato. “Inoltre, altre cinque donne grazie al microcredito – aggiunge Mannino – sono entrate a far parte della cooperativa. Potranno così sostenere le proprie famiglie”.
Prossimi obiettivi, acquistare materiale didattico per una scuola, ultimare queklka du Akdabar per 9.500 euro e costruire la scuola Kenya nel comune di Zinguinchor, amministrato fino a poche settimane fa da Ousnabe Sonko, ora divenuto primo ministro del Senegal, con cui Iscos ha siglato un protocollo d’intesa. In questo caso, serviranno 60mila euro: un’imprenditrice campana ha preso a cuore il progetto e fornirà un contributo. “Il lavoro sin qui svolto mi sta dando enormi soddisfazioni. Questo è l’associazionismo vivo e concreto che aiuta i popoli a uscire dalla povertà, dando opportunità di studio e lavoro. Per questo – conclude Mannino – ringrazio gli imprenditori, anche del Viterbese, che stanno sensibilizzando i propri dipendenti a donare a Iscos il 5 per mille. E auspico che la raccolta di quest’anno sia buona così da realizzare ulteriori progetti”.
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