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Arrivati gli incentivi, ripartite le immatricolazioni: a giugno +15,02% in Italia rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Va meglio il Veneto che cresce del 27,78% (con Treviso che aumenta addirittura del 36%), mentre Padova, pur con un dato superiore alla media nazionale (+17,75%) è fanalino di coda tra le sette province venete con 2.242 auto immatricolate a fonte delle 1.904 di un anno fa.

Immatricolazioni auto

Ma fanalino di coda resta anche nel raffronto tra il primo semestre di quest’anno ed il primo semestre dello scorso anno: +1,07% (in numeri assoluti: 11.057 immatricolazioni da gennaio a giugno ’24 contro le 10.940 di gennaio/giugno ’23). «Ha destato molta sorpresa tra noi addetti ai lavori – commenta il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, Massimo Ghiraldo – il rapidissimo esaurimento dei 201 milioni stanziati per la fascia emissiva ecobonus 0-20 g/km di Co2 in quanto solo un ristretto numero (l’8% secondo un’indagine di Federauto Confcommercio) ha potuto soddisfare integralmente gli ordini di auto elettriche in portafoglio, mentre mediamente circa il 33% degli acquirenti interessati all’acquisto di un auto Bev è rimasto senza incentivi. Direi che si dovrà fare meglio, nel senso che al Ministero la nostra rappresentanza nazionale ha chiesto, oltre ad un rifinanziamento della fascia con più basse emissioni limitata ai cittadini un approfondimento su quanto accaduto il 3 giugno scorso quando, all’apertura della piattaforma per l’inserimento delle prenotazioni, si è registrato un vero e proprio accaparramento dei bonus che, infatti, sono stati esauriti in sole nove ore».

Stanziamento

Che pertanto i poco più di 200 milioni di euro di stanziamento si siano dimostrati insufficienti per coprire tutte le richieste dei clienti è una situazione che si riflette oggi sulle acquisizioni di nuovi ordini, sostanzialmente in stallo.

«Ci aspettiamo – sottolinea il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova – che i 240 milioni di fondi residui già stanziati per gli incentivi possano prontamente essere resi disponibili dal Governo, al fine di favorire la transizione energetica e ridurre il perdurante differenziale con i mercati più evoluti. Al tempo stesso auspichiamo che vengano convocati al più presto i tavoli interministeriali dedicati alla fiscalità, al fine di rivedere il regime tributario delle vetture aziendali, un passaggio fondamentale per rilanciare la competitività delle imprese del settore automotive, ma anche per accelerare il rinnovo del parco circolante, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza stradale».

Padova fanalino di coda

«Come mai Padova fanalino di coda della ripresa? Saranno sicuramente molti i fattori che hanno determinato – evidenzia Ghiraldo – una ripartenza delle immatricolazioni “frenata” rispetto al resto delle province venete, però abbiamo riscontri che ci dicono che qualche automobilista ha “rallentato” per le difficoltà di circolazione che, a Padova, nell’ultimo periodo sono di molto aumentate».

I dati

Sia come sia, i numeri di giugno premiano il marchio Toyota che con 200 vetture immatricolate contro le 133 del pari mese del 2023, fa segnare un +50,38%. Ma ancora più del dato Toyota e di quello di Volkswagen (178 contro 152, vale a dire un guadagno del 17,11%) è il vero e proprio exploit di Tesla a catturare l’attenzione: 169 immatricolazioni a giugno contro le 37 di un anno fa con un balzo del 356,76%, segno evidente che un certo tipo di incentivi ha incontrato una fascia medio alta che, dovendo scegliere, ha optato per l’elettrico “originale”.

Sopra 100 troviamo Dacia a 144 (erano 122 a giugno 2023, quindi +18,03%); Renault a 130 (erano 92 per cui +41,30%); Fiat a 111 (ma erano 189 per cui il calo è del 41,27%); Citroen e Kia a 110 (ma il marchio di Stellantis era fermo a 63, per cui il guadagno è pari al 74,60%, mentre Kia era a quota 80 a giugno 2023 per cui il miglioramento è del 37,50%). Si chiude con Peugeot la lista degli “over 100”: l’altro marchio francese di Stellantis registra 103 immatricolazioni, 5 in più di un anno fa e dunque un +5,10% di miglioramento.

 

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