MODENA. Gian Carlo Muzzarelli, ex sindaco di Modena e candidato alle prossime elezioni regionali, ha rilasciato ieri un’intervista alla Gazzetta nella quale ha trattato anche della situazione della Maserati. Muzzarelli ha rivelato che essa sarebbe oggetto di interesse da parte di investitori cinesi: «È assolutamente necessario che il marchio, una nostra eccellenza, resti italiano. Mi risulta infatti – ha detto nell’intervista alla Gazzetta – che i cinesi stiano trattando Maserati».
Non solo i cinesi
L’ex sindaco non auspica certo che il Tridente cada in mano asiatica, anzi chiede che Regione e Governo si muovano, ma la questione della possibile cessione del marchio è aperta. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha sempre negato questa eventualità, ma le difficoltà di Maserati sono sotto gli occhi di tutti e le ricadute occupazionali, a Modena così come negli altri stabilimenti che producono le auto con il simbolo del Nettuno, sono drammatiche. Tra i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici del nostro territorio arriva qualche conferma che nel recente passato, così come detto da Muzzarelli, l’interesse per Maserati sia stato mostrato da diversi soggetti. «Qualche cordata si è fatta sentire – spiega Alberto Zanetti segretario generale della Uilm-Uil di Modena – sempre tramite intermediari. Quello che però ci preme sottolineare ancora una volta è che l’azienda deve continuare a produrre e in particolare a Modena. Certo, i conti sono quelli che sono, le difficoltà che incontrano le motorizzazioni elettriche sono forti, ma crediamo che si debba puntare a salvare il marchio e tutto quello che significa».
L’incontro
Alla vigilia dell’incontro che si terrà oggi alle 13.30 presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, tra le Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato con l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares (l’argomento è la produzione automobilistica del gruppo in Italia) Zanetti sottolinea che proprio Tavares aveva chiesto nei giorni scorsi di vedere i rappresentanti dei sindacati prima dell’incontro a Montecitorio, invito respinto al mittente dai rappresentanti dei confederali. «Abbiamo già fissato una giornata di sciopero del settore auto per il 18 ottobre, con manifestazione nazionale a Roma. Non abbiamo bisogno – conclude Zanetti – di sentirci dire cose che poi non vengono realizzate».
L’immagine in crisi
Non ha avuto invece notizia di cordate interessate a valutare Maserati Alessandro Bonfatti, segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale. «Attendiamo ancora di avere elementi utili in un momento in cui le prospettive dicono poco – dice – Ci vorrebbe un piano completamente diverso, anzi oggi è già tardi. Un marchio del lusso come Maserati non doveva finire così, tra l’altro l’unico ad avere specificità simili all’interno del Gruppo Stellantis. L’immagine che viene data oggi del Tridente lo mortifica, con ripercussioni anche su vendite e tenuta dell’usato ad esempio. Il segmento del lusso ha problemi? Per ora è Maserati a mostrare le sue difficoltà, e invece bisognerebbe presentare nuovi modelli, fare concorrenza ad altri marchi…». Ricordiamo che nei primi nove mesi del 2024 soli 220 esemplari di MC20 sono usciti dallo stabilimento di via Ciro Menotti, il 75% in meno dello stesso periodo del 2023.
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