Per Séjourné, uno dei punti cardine è la semplificazione degli appalti pubblici per allargare l’accesso alle startup, mentre Zaharieva pensa a sistemi di incentivi per l’accesso al credito. Al centro del piano del politico francese c’è un Fondo per la competitività. Séjourné spiega che “investirà in beni pubblici europei, puntando su tecnologie strategiche come l’intelligenza artificiale, lo spazio, le tecnologie pulite e le biotecnologie, per garantire che siano sviluppate e prodotte in Europa” e dovrà avere meccanismi di allocazione delle risorse flessibili e semplici, attraverso uno strumento di coordinamento delle politiche comunitarie e locali.
Il politico irlandese e commissario designato a Democrazia, giustizia e stato di diritto, Micheal McGrath, menziona il discusso “28esimo regime”. Ossia una cornice legale comunitaria, da affiancare a quella nazionale dei 27, per esempio per le regole di impresa. “Preparerò una proposta specifica per uno status giuridico aziendale a livello dell’Ue, noto come “28esimo regime”, con l’obiettivo di aiutare le aziende innovative a crescere – scrive McGrath -. Questo 28esimo regime offrirebbe alle aziende la possibilità di operare in tutto il mercato unico attraverso uno status giuridico a livello Ue, anziché dover adottare forme giuridiche nazionali negli Stati Membri in cui intendono fare affari. Il 28esimo regime va inteso come un elemento all’interno di un insieme più ampio di misure per potenziare l’innovazione, la competitività e la produttività dell’economia dell’Ue. Le misure correlate al 28° regime, che vanno oltre la forma giuridica aziendale, potrebbero includere l’accesso ai mercati, al finanziamento, alle competenze, alla copertura assicurativa, norme sui contratti, tassazione e insolvenza, affrontando tutti gli aspetti essenziali delle attività aziendali. I vantaggi sarebbero proporzionalmente maggiori per le aziende più piccole, con meno risorse finanziarie e umane per navigare in un contesto giuridico frammentato”.
Non è la prima volta che se ne parla. E ogni iniziativa per uniformare il diritto societario in senso comunitario, come le procedure online per aprire una società o l’istituzione del principio “una sola volta” per le aziende che aprono filiali in altri Stati, ha richiesto tempi di adeguamento e ostacoli normativi da superare. Ma per il potenziale commissario, si è preparato il terreno per il 28esimo regime. McGrath vuole lavorare anche a “un’identità unica per le aziende attraverso un identificatore unico europeo” e a un nuovo “certificato aziendale digitale U” armonizzato e multilingue“, interoperabile con il futuro wallet.
Chip e quantum computing
Tutti i nodi della precedente Commissione vengono al pettine nelle audizioni dei candidati. Prendiamo i chip, industria a lungo disattesa che i colli di bottiglia nella logistica post-Covid, le tensioni intorno a Taiwan, epicentro mondiale della produzione, e lo sviluppo di dispositivi sempre più potenti per allenare l’AI hanno rimesso al centro dell’attenzione. La Commissione uscente si è dotata del Chips Act, che ha attratto finora 80 miliardi di potenziali investimenti. Ce ne vorrà, però, perché diventino realtà.
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