Giovanni Saba sottolinea l’importanza di semplificare la certificazione dell’FRC per il calcestruzzo preconfezionato e adeguare le linee guida per un processo più veloce, apprezzando l’impegno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel rispondere a queste esigenze. L’evento SAIE ha facilitato un confronto costruttivo e di alto livello tra attori chiave, mostrando il valore del format innovativo e della presenza di importanti figure istituzionali.
FRC: necessaria una certificazione di processo per nuovi prodotti ad uso strutturali che risultano molto tecnologici
Andrea Dari:
Qual è, secondo te, l’informazione più significativa che è emersa dall’evento?
Giovanni Saba:
La necessità di rendere l’FRC, prodotto da impianti di calcestruzzo preconfezionato, utilizzabile senza il processo di certificazione mediante il CVT e la volontà reale del STC del CSLLP, per la prima volta presente al forum con figure di rilevante importanza di riadeguare l’attuale linea guida riferente alla qualificazione a tale necessità con un protocollo certificante più snello e veloce nell’ottenimento. Approfitto dell’intervista per ringraziare fortemente l’Ing. Pietro Baratono, Presidente della Seconda Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che era presente durante il Forum e ringrazio anche i tecnici del STC presenti.
Andrea Dari:
C’è stato un momento specifico durante l’evento in cui si è riscontrato un consenso unanime o, al contrario, un forte disaccordo su un tema cruciale? Qual era l’argomento in questione?
Giovanni Saba:
Ho riscontrato un consenso unanime dei presenti al forum sulla necessità di adeguare le linee guida di qualificazione dell’FRC per i soli calcestruzzi preconfezionati, senza interessare prodotti FRC premiscelati o per FRC confezionati in processi di prefabbricazione. In realtà non ho visto disaccordi tra gli attori presenti, ma solo dubbi, da parte dei preconfezionatori, su come adeguare gli impianti di produzione per produrre FRC e come controllare il processo di produzione FRC in impianto. Basta spendere qualcosina e riadeguare l’FPC per questo nuovo processo di produzione.
Andrea Dari:
L’esperienza della regolamentazione del calcestruzzo fibrorinforzato, che ha richiesto due revisioni e cinque anni per sviluppare un modello focalizzato più sulla certificazione dei processi che dei prodotti, potrebbe essere un esempio da applicare in altri ambiti?
Giovanni Saba:
Sicuramente è necessario sviluppare una certificazione di processo, per nuovi prodotti ad uso strutturali che risultano molto tecnologici e che permettono di migliorare le prestazioni meccaniche e di durabilità delle opere. Però non è corretto aspettare degli anni prima di poter redigere documenti certificanti e di controllo del processo.
Andrea Dari:
Come Vicepresidente CONPAVIPER ti ritieni soddisfatto di quanto emerso nella discussione? ci sono aspetti che avresti voluto trattare ma ne è mancato il tempo?
Giovanni Saba:
Sono rimasto molto soddisfatto, perché finalmente alla discussione è stato presente anche il CONSUP che ha accolto le richieste di riadeguamento delle linee guida di qualificazione del FRC per calcestruzzi preconfezionati e che ha confermato il suo impegno, come legislatore, di produrre un nuovo documento nel più breve tempo possibile.
Inoltre sono stato molto contento perché nella discussione generale il CONPAVIPER è sempre stato l’attore principale, anche grazie al supporto del prof. Giovanni Plizzari, il quale ha messo in evidenza, con la sua presentazione, che l’FRC preconfezionato è un materiale ad uso strutturale con il quale è possibile aumentare le prestazioni meccaniche e di durabilità del calcestruzzo e con il quale, a parità di prestazioni strutturali richieste progettualmente, è possibile ridurre anche il consumo della CO2 dell’intera opera. L’unico argomento su cui avrei voluto soffermarmi di più è sulle mancanza delle competenze delle figure tecniche che si approcciano al FRC, ma di questo se ne parlerà in altre sedi, in altri confronti tecnici e con altri attori.
Andrea Dari:
L’evento ha adottato un format particolarmente innovativo. Ritieni che abbia funzionato? Se sì, per quali motivi?
Giovanni Saba:
Il format utilizzato, secondo me, è giusto perché ha permesso un confronto aperto di opinioni, un susseguirsi di domande e risposte tra gli attori presenti che hanno animato il tavolo permettendo di far conoscere le singole competenze nei vari ambiti dell’argomento, dal produttore di fibre al produttore di calcestruzzi preconfezionati, dal progettista al legislatore. Si dovrebbe utilizzare questo format sempre perché è un metodo che permette di instaurare un dialogo meno rigido e più disteso che permette di esporre le proprie idee per un confronto costruttivo.
Andrea Dari:
Qual è il tuo giudizio complessivo sull’edizione di quest’anno del SAIE?
Giovanni Saba:
È stato stupendo, forum sui calcestruzzi, sulla ecosostenibilità, sulle strutture, sulle pavimentazioni in calcestruzzo, massetti, rivestimenti resinosi, concorsi, dimostrazioni applicative, presenza di competenze di altissimo livello, addirittura la presenza continua nei forum di importanti figure del CONSUP, e di aziende di elevatissima specializzazione. Cosa si poteva avere, sentire e vedere di più?
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui