Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste immobili
Aste Regioni
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Bankitalia: nel 2024 Pil più basso di quanto stimato dal governo, sulle riforme serve maggiore chiarezza. Pensioni a rischio con sgravi sul lavoro #finsubito prestito immediato


Pensioni, cuneo fiscale stabilizzato e sgravi sul lavoro mettono a rischio i conti pubblici. L’allarme di palazzo Koch: «Piano di bilancio impegnativo, necessarie scelte difficili»

«I conti in corso d’anno mostrano un andamento incoraggiante», ma il programma delineato nel Psb (ovvero nel Piano strutturale di bilancio annunciato dal governo) non è esente da rischi». Sergio Nicoletti Altimari, capo del dipartimento di economia e statistica di Bankitalia, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, 
nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Piano strutturale di bilancio 2025-2029, lancia l’allarme sui conti pubblici e di conseguenza sulla Manovra fiscale. Principalmente per la crisi economica incombente – che potrebbe ridurre il Pil e di conseguenza le entrate fiscali – e l’effetto sul medio e lungo periodo del taglio delle tasse e degli sgravi sul lavoro (leggi: taglio permanente del cuneo fiscale).
Il primo rischio, secondo il dirigente di Bankitalia, è basato sul fatto che, per finanziare parte della manovra, il piano considera «il margine determinato dalle maggiori entrate ora attese per il 2024, con l’assunzione implicita che siano interamente permanenti». Il che non è dato sapersi. In secondo luogo, data «l’elevata incertezza» del quadro macro, «anche piccoli scostamenti dai piani di bilancio potrebbero rendere difficoltoso riportare» il deficit sotto il 3% nel 2026.

Il Pil sarà più basso delle attese

«Nel quadro previsivo a legislazione vigente del Piano strutturale di bilancio il Pil cresce dell’1,0 per cento quest’anno, dello 0,9 per cento nel prossimo e dell’1,1 per cento nel 2026. La revisione dei conti economici trimestrali pubblicata venerdì scorso dall’Istat, non inclusa nel quadro, comporterebbe una correzione meccanica al ribasso di due decimi di punto percentuale della stima per l’anno in corso», ha detto ancora Nicoletti Altimari. Questa è la principale fonte di preoccupazione di Bankitalia rispetto a Manovra e conti pubblici. Anche perché sulla crescita del Pil si parametrano tutti i valori delle spese fiscali previsti e il rapporto deficit/Pil. Una riduzione del Pil porterebbe cioè a una riduzione (non prevista) delle risorse disponibili per le riforme e le varie misure fiscali. 
L’osservazione sul Pil più basso delle stime governative è condivisa anche dall’Upb. Dopo la revisione dei conti operata dall’Istat, l’obiettivo di crescita per il 2024 fissato dal governo all’1% «diventa più incerto» perché «aumentano i rischi. Possiamo aspettarci qualche decimo di punto in meno», ha detto la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.





















































Raggiungibile l’effetto della manovra sul Pil 2025: «Crescita può arrivare a 1,2%»

Ciò nonostante, i provvedimenti previsti nella Manovra, tra cui la stabilizzazione della riduzione del cuneo fiscale, e gli interventi a sostegno delle famiglie più numerose «dispiegheranno i loro effetti principalmente nel 2025, innalzando la crescita del Pil all’1,2%. Tali effetti attesi sono in linea di principio raggiungibili, ma una valutazione più compiuta richiede informazioni non ancora disponibili» su risorse stanziate e modalità di attuazione, ha aggiunto Sergio Nicoletti Altimari in audizione in Parlamento.

Nel Psb insufficienti i dettagli sulle riforme

Sul fronte delle riforme indicate nel Psb, però, Bankitalia sottolinea come «sarebbe auspicabile che il piano fornisse un maggiore livello di dettaglio sui tempi e le modalità di attuazione». Per Altimari «il piano contiene dettagli insufficienti per la valutazione complessiva degli interventi in esso prospettati, in particolare la legge quadro sulle Pmi e le misure volte al potenziamento dei mercati dei capitali».
«Un approccio prudente nella gestione della finanza pubblica si deve coniugare con una forte azione riformatrice e di investimento, in modo da innalzare il potenziale di crescita – ha aggiunto l’economista – Su questo fronte, il documento indica ambiti rilevanti per le prospettive future dell’economia italiana. Molto dipenderà da come le misure di riforma saranno effettivamente disegnate», ha concluso. 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

I rischi al ribasso e l’àncora del Pnrr

«Nel complesso, lo scenario programmatico si colloca all’interno del ventaglio di proiezioni dei principali previsori ma risulta più favorevole delle nostre più recenti valutazioni, che segnalano possibili rischi al ribasso», ha spiegato Bankitalia. «Vi è la possibilità che la ripresa degli scambi internazionali sia più contenuta di quanto atteso e che la dinamica degli investimenti si indebolisca in misura maggiore sia perché gli effetti dell’irrigidimento delle condizioni finanziarie osservato nei mesi scorsi potrebbero risultare maggiori di quanto previsto, sia a causa del ridimensionamento dei generosissimi incentivi alla riqualificazione delle abitazioni concessi negli anni scorsi» (ovvero il Superbonus e gli altri sgravi per le ristrutturazioni domestiche), ha spiegato Nicoletti Altimari. «La capacità della nostra economia di contrastare l’eventuale materializzarsi di questi e altri rischi – ha sottolineato – dipenderà anche dalla attuazione piena ed efficace degli investimenti e delle riforme del Pnrr».

Strategia «comprensibile», conti 2024 incoraggianti

«Rispetto agli andamenti tendenziali dei conti, il governo programma misure espansive – accrescendo il disavanzo di circa 0,4 punti percentuali del Pil nel 2025, 0,7 nel 2026 e di 1,1 nel 2027 – rispettando al contempo il tasso medio di crescita della spesa netta. Questa strategia – sottolinea Bankitalia – è comprensibile, ma non è esente da rischi» legati all’andamento delle entrate e all’elevata incertezza delle stime macroeconomiche. «I conti in corso d’anno mostrano un andamento incoraggiante. Nelle stime del Piano l’indebitamento netto sul Pil nel 2024 si ridurrebbe rispetto al 2023. Il saldo primario sarebbe nuovamente in avanzo, seppur minimo, per la prima volta dal 2019».

L’equilibrio (fragile) del sistema pensionistico

Il problema è che l’equilibrio del sistema pensioni potrebbe diventare più fragile, in ragione delle riforme applicate al costo del lavoro. Rendendo strutturali gli sgravi contributivi sul lavoro (cuneo fiscale) si perderebbe, in altre parole, l’equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni pensionistiche, ha aggiunto Nicoletti Altimari. «Riguardo alle misure espansive delineate» nel Psb, «se una valutazione compiuta richiede maggiori dettagli, assume rilevanza l’intenzione di rendere strutturali gli sgravi contributivi sul lavoro. Come già sottolineato in sede di Audizione sul Def verrebbe meno a livello aggregato l’equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni che, nel medio periodo, caratterizza il nostro sistema previdenziale e ne rappresenta un punto di forza», ha spiegato.


Scarica la nuova app L’Economia per un’esperienza personalizzata e senza pubblicità

Grazie all’intelligenza artificiale gli articoli e i consigli degli esperti del Corriere della Sera rispondono ai tuoi dubbi su Casa, Fisco, Risparmio, Pensioni e non solo; oltre alle news in tempo reale, le migliori firme e tutto quello che ti può essere più utile per una vita più semplice e informata.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

7 ottobre 2024 ( modifica il 7 ottobre 2024 | 19:21)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui