Imola. Costruire, imparare, condividere, desiderare, formazione continua e non arrendersi mai: queste le parole chiave che la mattinata del 5 ottobre lascia in dote agli studenti che hanno ottenuto il massimo voto alla maturità nell’anno 2024.
Sono stati ben 78 i ragazzi e le ragazze premiati durante l’iniziativa “100/100 – Diamo valore ai giovani”, che si è svolta nella sala Bcc Città & Cultura di Imola, promossa da LA BCC – Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese e Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana, col patrocinio del Comune di Imola.
A loro sono andati due riconoscimenti: un buono del valore di 100 euro da utilizzare per l’apertura di un conto corrente (il valore del buono raddoppia a 200 euro in caso di soci o figli di soci de LA BCC) offerto dal Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese e un tutoraggio gratuito per l’avvio di un progetto d’impresa e un contributo in conto interessi per un finanziamento bancario, offerto da Confartigianato.
A consegnare i riconoscimenti sono stati Fabrizio Castellari (Vicesindaco e Assessore a Scuola, Bilancio, Organizzazione del Comune di Imola), don Paolo Pasini (Direttore dell’Ufficio Pastorale scolastica Diocesi di Imola), Paolo Mongardi, amministratore LA BCC, presidente del Comitato locale di Imola, Federica Guerrini capo Area Territoriale LA BCC ravennate, forlivese e imolese, Alessandro Ginnasi, coordinatore dell’Area Bologna Est di Confartigianato Bologna Metropolitana, Tiziano Conti, segretario della Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche Multifor ETS.
Un riconoscimento più che meritato, non solo per il risultato scolastico, ma anche per la chiarezza e la lucidità con la quale hanno risposto alle domande di Marco Bassetti, esperto di formazione e moderatore della giornata, che li ha coinvolti sulle metodologie di approccio all’esame di maturità e poi, successivamente, sulle scelte universitarie.
Il messaggio inviato dai diplomati ai compagni più giovani è che “per non farsi sopraffare dall’ansia dell’ultimo minuto, l’esame lo si inizia a preparare a settembre con l’avvio dell’ultimo anno. Studiare, prendere appunti, fare schemi e collegare tra loro le diverse materie, semmai partendo da un argomento specifico. Infine, la programmazione e l’organizzazione. Se viene fatto un buon lavoro durante l’anno, l’ultimo mese prima degli esami diventerà semplicemente un ripasso e questo è fondamentale per riuscire a studiare con profitto e tranquillità”.
In riferimento alla scelta universitaria l’appello ai maturandi è quello “di seguire le proprie passioni, partendo semmai dalle materie che più piacciono, individuare bene ciò che interessa davvero parlando con chi si è già laureato o con studenti degli anni più avanzati. Partecipare agli open day e guardare anche nei siti delle facoltà. E’ anche importante non abbattersi mai, se ci si accorge che quella non è la strada che si pensava c’è sempre un’alternativa possibile. Restare, quindi, molto aperti, prevedendo eventuali vie di fuga”.
Le dichiarazioni
Fabrizio Castellari: “Coltivate la curiosità e la fantasia. Non arrendetevi mai, fate squadra e tenetevi per mano perché assieme si possono affrontare meglio le tante difficoltà della vita. A volte si può anche cadere, ma dalle cadute ci si può rialzare più forti di prima. Si possono fare degli errori, ma dagli errori si può imparare tanto. Coltivate le relazioni che avete creato e che creerete nel futuro, anche se le scelte di vita vi possono allontanare non perdetevi mai di vista”.
Don Paolo Pasini: “La vita è un qualcosa di dinamico, è un itinerario da affrontare giorno per giorno, senza avere l’assoluta conoscenza di ciò che accadrà domani. Allora si spalancano due prospettive davanti a tutti noi. La prima è avere la presunzione di sapere già, questo è un blocco, è una barriera che si frappone fra sé e la realtà. Quando invece si concepisce la vita come un qualcosa che va oltre, allora è un’avventura affascinante, sempre, fino all’ultimo istante. E’ bello trovarsi davanti dei ragazzi che hanno raggiunto un risultato d’eccellenza. Ma questa è una tappa. Non basta, occorre andare oltre i 100/100. La vita non è fatta di quello che io riesco a raggiungere, ma da ciò che mi aspetta nel futuro, c’è un mistero di cui noi abbiamo assoluto bisogno”.
Paolo Mongardi: “Il risultato raggiunto con il diploma deve essere un punto di partenza. La vita sarà dura, cambiano i tempi e davanti vi è un mondo del lavoro sempre più complicato. Le statistiche ci dicono che molti dei lavori di oggi tra qualche anno spariranno e ne arriveranno dei nuovi. Pertanto il consiglio che mi sento di darvi è certamente quello di portare sempre avanti ciò che più vi piace, ma soprattutto non rinunciate mai ad imparare delle cose nuove. Le competenze richieste saranno sempre più elevate e voi sarete ancora costretti, e forse vi piacerà anche, a studiare per poter restare al passo con i tempi”.
Alessandro Ginnasi: “Per lo studio, ma anche per avviare una propria attività importante è il metodo. Noi come Confartigianato seguiamo le imprese fin dalla nascita e lungo tutto il percorso di crescita e sviluppo, e vi posso dire con sicurezza che ogni progetto di successo ha alla base dei metodi codificati. Ciò non vuol dire che non bisogna seguire le proprie passioni, anzi queste sono il motore della vita, ma per ‘metterle a terra’ e dargli consistenza è necessaria un’ottima organizzazione. Per crescere è poi fondamentale il confronto, ricordate che lungo qualsiasi strada che vogliate intraprendere vi sono delle realtà, che possiamo definire istituzionali, enti, associazioni, ecc., che possono darvi un consiglio, un aiuto, un’informazione”.
Gian Maria Ghetti (dirigente scolastico): “Nelle testimonianze dei ragazzi mi ha colpito la loro grande freschezza, hanno detto cose che forse noi non potremmo neanche pensare. Hanno parlato delle difficoltà che si sono già presentate nella loro breve vita, io posso solo dare qualche consiglio. Una delle soluzioni è di essere capaci di stare con gli altri. Fare gruppo ha davvero una grande potenza, Certo è faticoso. Per la mia esperienza posso dire che le relazioni, le mediazioni, i compromessi non sempre sono facili, però alla fine ti rendi conto che sono anche una grande ricchezza. Quindi quando siete in difficoltà ricordate che la famiglia, gli amici, i colleghi, i conoscenti e i compagni vi possono aiutare e se sarete capaci di coinvolgerli vi torneranno indietro grandi soddisfazioni”.
Tiziano Conti: “Vorrei partire ricordando Giovanni Dalle Fabbriche a cui è dedicata la Fondazione che è tra i promotori di questa iniziativa. Dalle Fabbriche è stato una di quelle persone, come ve ne sono state tante, che hanno lavorato per ricostruire l’Italia nel dopoguerra. Il suo spirito è sempre stato quello di costruire. Costruire delle opere che facessero progredire le persone. Quindi la parola che vi vorrei lasciare è ‘costruire’. Costruire il bello, costruire il buono, costruire dei rapporti, costruire delle reti, costruire delle realtà che diano il senso dell’umanità delle persone. Quando io avevo la vostra età lo slogan era ‘lavorare per cambiare il mondo’, non so se oggi il mondo sia meglio o peggio, però di certo sono convinto che se lavorerete per costruire il bello e il buono attorno a voi, questo vi farà stare bene, vi permetterà di affrontare meglio le sconfitte, ma soprattutto di festeggiare le vittorie”.
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