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VITTORIO VENETO – Di un intervento di ammodernamento e messa a norma sismica delle piscine comunali se ne parla da dieci anni. L’impianto costruito sul finire degli anni Sessanta è stato al centro della recente campagna elettorale, dove si è fatta strada l’ipotesi di realizzarlo ex novo. E l’amministrazione comunale nel suo programma di mandato ha messo nero su bianco questa possibilità: «realizzare l’adeguamento sismico e il miglioramento energetico delle piscine comunali per le quali verrà prioritariamente valutata la possibilità di un totale rifacimento».

Dunque, dopo dieci anni di progettazione di interventi sull’attuale struttura di piazzale Consolini e di bandi per finanziare questi lavori andati sfortunatamente sempre a vuoto, ora la giunta Balliana ha deciso di percorre un’altra via, sebbene più impegnativa. Per realizzare le nuove piscine serviranno almeno 8 milioni di euro. E per realizzarlo chiamerà all’appello tutti i Comuni dell’area i cui cittadini usufruiscono di questo impianto pubblico.

Nuove aree sotto la lente

«Stiamo lavorando da alcune settimane sul tema piscine, che è tra i nostri punti del programma elettorale. Ci stiamo concentrando – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giulio De Antoni – sulla ponderazione delle due ipotesi: il restauro degli impianti con l’attenzione agli aspetti antisismici; e il totale rifacimento delle piscine, che non per forza dovranno essere erette nel medesimo sito. Al vaglio quindi anche le zone alternative per la costruzione dei nuovi impianti. Le valutazioni stanno avvenendo con il supporto di tecnici specializzati in questo campo e coinvolgendo i gestori attuali, perché resta fondamentale il fatto di poter nel frattempo garantire la fruibilità in sicurezza degli attuali impianti». Nel frattempo il Comune ha avviato la realizzazione del pozzo per attingere l’acqua direttamente dalla falda, così da ridurre la spesa idrica dell’impianto.

Il percorso

Il nodo poi da sciogliere, oltre a quello progettuale, è l’aspetto finanziario, «un elemento decisivo delle nostre valutazioni – sottolinea De Antoni, che è anche assessore al bilancio -. L’intervento di costruzione ex novo sarebbe molto oneroso, in quanto si parla di almeno 8 milioni che avrebbero una ricaduta significativa sul bilancio comunale per molti anni a venire. Stiamo passando in rassegna diversi esempi di interventi simili, avvenuti con formule alternative al classico mutuo, come contratti in leasing o partenariati. Sicuramente parteciperemo ai bandi “sport periferia” o ad altri bandi che dovessero essere pubblicati, sia a livello regionale che nazionale o europeo, in modo da ridurre l’importo del finanziamento a carico del Comune. Agiremo anche in sinergia con altri Comuni, visto che la piscina non interessa solo il nostro Comune, ma anche tutti i comuni limitrofi».