Già partito a Palazzo Nicotera, presentato nella sala “Mons. Renato Luisi” del Comune di Lamezia Terme il progetto “Le Biblioteche di Babele” co-finanziato da Fondazione con il Sud e Centro per il libro e la lettura nell’ambito del bando “Biblioteche e Comunità 3^ Edizione”.
Con capofila della partnership pubblico-privata l’associazione Open Space APS, il progetto, di natura socioculturale, è votato da un lato all’inclusione per favorire l’accesso alle fasce escluse solitamente dal consumo culturale e dall’altro al miglioramento dei servizi della Biblioteca Comunale “Oreste Borrello” di Lamezia Terme e della rete di biblio-point del territorio, in un’ottica di fruizione potenziata dei luoghi oltre gli orari di apertura consueti.
Durante la conferenza stampa i vari protagonisti hanno cercato di dare un contesto diverso ad un’iniziativa che nei fatti mette in calendario quanto già esistente in luoghi già aperti:
- Camilla Desideri, referente per la Fondazione con il Sud del bando Biblioteche e Comunità, reputa che il progetto dovrebbe aumentare le modalità ed il numero di fruitori di Palazzo Nicotera;
- il Sindaco Paolo Mascaro ricorda l’iter del progetto, partito con l’assessore Gargano e concluso con l’assessore Spinelli, auspicando che utenti siano diversi dagli habitue ma nuovi fruitori che anche per condizioni socioeconomiche rimangono ai margini della bolla culturale lametina;
- il Dirigente Settore Gestione e Valorizzazione, Patrimonio e Territorio Comunale Pasqualino Nicotera, rimarca il ruolo delle associazioni del terzo settore, e la collaborazione che il Comune conferma con alcune di queste in modo continuato al netto di tutti i problemi strutturali esistenti in città e la difficoltà ad aprire nuovi luoghi lontani da Corso Numistrano;
- il presidente di Open Space APS, Antonio Esposito, annuncia che in ogni bibliopoint ci sarà uno scaffale dedicato ad utenti disabili in collaborazione con le associazioni di settore;
- il direttore del Sistema Bibliotecario Lametino, Giacinto Gaetano, sottolinea come Lamezia sia “Città che Legge” sebbene il “patto per la lettura” non abbia visto un aumento di adesioni nonostante la riapertura dei termini.
A confermare che di nuovo ci sia principalmente il mettere nello stesso progetto quanto già in corso d’opera da parte dei singoli soggetti sono i rappresentanti degli enti partner: Associazione per la ricerca neurogenetica, Scenari Visibili, Inrete Coop Soc. Sociale, Fondazione Trame, che replicheranno quello che fanno nel corso dell’anno ma inserendolo all’interno del progetto finanziato.
Per dare un tocco di contemporaneità che si programma come attrattivo per i più giovani si parla di digitale, videogiochi, laboratori teatrali, social, con i fondi ottenuti che andranno quindi a coprire i testi per i progetti, le strumentazioni ed i libri dei bibliopoint.
Per aprire altri luoghi come nuovi contenitori si ci affida, quando il personale finirà di essere concentrato solo sul Pnrr da concludere entro il 2026, ai già noti finanziamenti Agenda Urbana e Pn Metro, sperando che non si ci trovi anche a quel punto con le stesse persone, a parlare delle stesse cose, davanti agli stessi utenti.
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