Liguria, affluenza in calo (ma tiene a Genova). Le ultime ore della sfida tra Bucci e Orlando #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

GENOVA Marco Bucci e Andrea Orlando, i due principali candidati alla poltrona lasciata libera da Giovanni Toti dopo 9 anni, il buon esempio per cercare di convincere chi non vuole andare ai seggi o è ancora riottoso (si vota anche oggi dalle 7 alle 15) l’hanno dato. Ma è forse servito solo a limitare i danni perché comunque il bilancio della prima giornata si è chiuso con un segno meno nel confronto con le Regionali del 2020. Solo Genova è in controtendenza, mentre a Savona, Imperia e La Spezia gli astensionisti sono cresciuti. Oggi con il ritorno del sole potrebbe però esserci un recupero. Ma le previsioni degli esperti sull’affluenza restano sotto la soglia del 53,42% di quattro anni fa.

Bucci, portabandiera del centrodestra, si è presentato nel seggio allestito nella scuola di piazza Santa Maria in via Lata, nel quartiere di Carignano per ritirare la scheda già alle 8. «Votare è un’espressione di democrazia e libertà — ha spiegato il sindaco di Genova — ogni voto può fare la differenza. È un diritto che va esercitato perché ognuno di noi conta! Io l’ho già fatto, non rinunciate a scegliere il vostro futuro. Buon voto Liguria!». Orlando è andato a votare poco più tardi (intorno alle 10,30) nel suo seggio a La Spezia, alla scuola Adriana Revere in via Monteverdi. «Votare è un diritto, ma anche un dovere per decidere il presente e il futuro della Liguria. Votate e invitate a votare tutti e tutte, c’è tempo fino alle 15 di domani (oggi per chi legge, ndr) per dare il proprio contributo».

Ma alla prima rilevazione, quella delle 12, per quanto non marcato, il calo dell’affluenza c’è stato comunque, complice sicuramente il maltempo che in mattinata ha imperversato salvo mollare la presa dal pomeriggio verso sera. A metà giornata aveva votato il 13,18% degli aventi diritto (poco più di un milione e 300 mila elettori) rispetto al 14,09% di quattro anni fa. I dati sono risultati in calo in tutte e quattro le province: a Genova ha votato il 13,92% degli aventi diritto (14,18 nel 2020), a Savona il 12,77% (14,70), a Imperia il 10,78% (13,12), a Spezia il 12,27% (13,26). A Genova città, però, l’affluenza è stata in leggera crescita toccando il 15%.

Alle 19 è arrivata la conferma di una minore partecipazione, con un leggero incremento rispetto al calo già registrato alle 12: il dato è del 30,56% rispetto al 32,27% di quattro anni fa. Anche alla seconda rilevazione di giornata, Genova si è confermata la città con maggior affluenza (34,68%) mentre quella con minore partecipazione è stata Imperia dove il calo alle 19 è diventato molto marcato: 24,22% rispetto al 32,27% del 2020. Affluenza in discesa, come già alle 12, anche a Savona (27,99% rispetto al 33,44%). Sostanzialmente stabile, infine, a La Spezia (30,87% rispetto al 31,18%).

Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente in tutta la Regione. Solo in alcune zone (Borgio Verezzi, Quiliano, Vado e Spotorno) i sindaci sono dovuti intervenire, causa maltempo, per spostare i seggi in luoghi più sicuri. Restano poche ore, fino alle 15, prima del verdetto finale a cui guardano soprattutto i liguri ma anche la politica nazionale che considera il voto un test sullo stato di salute delle due coalizioni.

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