«La restituzione di 100mila euro diffama tutto il mondo del volontariato» #finsubito prestito immediato

PADOVA – L’ex presidente di Team for Children, Chiara Girello, era stata accusata di essersi intascata 187 mila euro di fondi destinati ai piccoli pazienti oncologici per spenderli in viaggi, cene, pranzi e acquisti di ogni genere. Ma, per stessa volontà della Onlus, la querela per il reato di appropriazione indebita è stata rimessa. In cambio Girello ha restituito all’associazione no profit circa i due terzi del maltolto, 100 mila euro.

Masello: «Amaro in bocca»

Una risoluzione della vicenda per nulla condivisa da Franco Masello, fondatore di Città della Speranza. «Apprendo con tristezza dalle cronache – ha dichiarato – che la vicenda relativa alle accuse di sottrazioni di fondi a carico della dottoressa Chiara Girello, ex presidente di Team for Children, si andrà a concludere con la restituzione alla Associazione della somma di 100mila euro. Una conclusione che lascia l’amaro in bocca poiché ad uscirne diffamato è prima di tutto l’intero mondo del volontariato e delle tante associazioni che in piena trasparenza si dedicano al sostegno di famiglie e di bambini malati». E ancora: «Più volte nell’arco degli ultimi anni avevo personalmente chiesto agli enti ai quali afferivano le attività della dottoressa Girello di verificare attentamente bilanci e rendicontazioni di spesa. Chiunque operi grazie a fondi e donazioni ha il preciso dovere di essere perfettamente trasparente in ogni operazione che riguardi i pochi euro come le somme più ingenti. È un dovere legale, ma prima di tutto è un dovere etico». Infine: «Questo patteggiamento non fa che sminuire le responsabilità sia di chi opera, sia di chi, in qualsiasi altro modo, dovrebbe controllare l’operato. Per questo, ancora una volta, chiedo che almeno sia verificato, bilanci e conti alla mano, che quanto verrà restituito sia congruo ai presunti ammanchi. La responsabilità di chi beneficia e di chi opera nel volontariato è di verificare e accertare che non vi siano strumentalizzazioni a fini non leciti che vanno danneggiare prima di tutto i bambini malati».

La vicenda

Insomma, una chiara presa di posizione di uno dei maggiore esponenti del volontariato non solo in città. Girello ha speso quei fondi per viaggi di piacere e spostamenti a Vicenza, Milano, in Costa Smeralda dove risiede in una villa e a Porto Viro. Ma anche per acquisti al supermercato, aperitivi al Caffè Pedrocchi, pranzi da Biasetto, fiori, arredi per la casa, elettrodomestici, abbigliamento, dolci, pane e frutta. E poi ha dilapidato 6 mila euro per acquistare biglietti aerei, soggiorni in hotel a Rimini e a Riccione, e pieni di benzina all’auto. Si è poi versata sui conti correnti personali la somma complessiva di 112 mila euro. Tutti soldi pervenuti dalla vendita di panettoni e di gadget, e da tutte le donazioni effettuate in favore dell’associazione Team for Children. Girello ha invece patteggiato la pena di un anno, davanti al Gup, per la truffa perpetrata ai danni dell’Inps.