La donna uccisa con un colpo d’arma da fuoco alla testa: il cadavere scoperto dalla nipote, arrivata in villa per dare da mangiare agli animali
Il cielo grigio di queste giornate riflette l’atmosfera che si respira a Medesano, in provincia di Parma. Qui, giovedì mattina, è stato ritrovato il corpo di Marina Cavalieri, un’infermiera di 62 anni uccisa da un colpo di arma da fuoco alla testa. Il marito, Giovanni Vascelli, si trova ora in stato di fermo a Grosseto dove è stato ritrovato ed interrogato per diverse ore nella giornata di ieri. Il paese è incredulo per quanto accaduto: al bar che frequentava la coppia, nella frazione di Sant’Andrea Bagni sono in diversi a conoscerli. Qualcuno si era anche accorto che negli ultimi tempi Giovanni era cambiato, diventando più taciturno e solitario: atteggiamenti che non avevano comunque lasciato presagire un epilogo così tragico.
La scoperta della nipote
A trovare il corpo è stata una nipote che si era recata nella villetta in Strada Santa Lucia nella frazione di Sant’Andrea Bagni per dare da mangiare ad alcuni animali da cortile. Entrata in casa si è trovata davanti un lago di sangue e il corpo esamine della zia. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi che non hanno potuto fare altro che constatare la il decesso di Marina, avvenuto già da qualche giorno. A stabilire con esattezza il giorno e l’ora in cui Marina è stata uccisa sarà l’autopsia che verrà svolta nei prossimi giorni. La testimonianza di un vicino che avrebbe visto il marito allontanarsi dalla casa martedì mattina all’alba, fa presumere che la data della morte sia nella notte tra lunedì e martedì. Il tutto sarà verificato dagli inquirenti che, da giovedì, lavorano senza sosta alle indagini.
La fuga
Da martedì mattina il telefono di Giovanni Vascelli è stato irreperibile: solo grazie ad alcune sofisticate indagini i Carabinieri sono riusciti a capire che si trovava in Toscana, nella zona di Orbetello. Diramato l’identikit ai colleghi del grossetano si è riusciti a rintracciarlo e fermare così la sua fuga: l’uomo si trovava proprio ad Orbetello, il luogo dove pochi mesi fa aveva trascorso le vacanze insieme alla moglie. Nella giornata di ieri è stato interrogato per ore e poi sottoposto al fermo. Sugli esiti dell’interrogatorio c’è ancora il massimo riserbo da parte degli investigatori.
Cordoglio del sindaco e delle ex colleghe
Il sindaco di Medesano Michele Giovanelli nel fare le condoglianze alla famiglia ha sottolineato che “la comunità è sotto choc” chiedendo silenzio e rispetto per quanto accaduto. Per Marina, che era un’infermiera da poco in pensione e che per anni aveva lavorato nel reparto di Rianimazione all’Ospedale Maggiore di Parma, è arrivata anche una nota di cordoglio dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Parma: «La sua scomparsa rappresenta un’ulteriore testimonianza di quanto il fenomeno della violenza contro le donne sia ancora presente e distruttivo. In rappresentanza di tutta comunità infermieristica la ricordiamo con rispetto e affetto, impegnandoci a portare avanti i suoi valori e il suo esempio di umanità».
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