Rob Baan, imprenditore e direttore di Koppert Cress, una nota azienda olandese specializzata nella produzione di micro-ortaggi, ha ricevuto una sanzione fiscale di 157.000 euro per i pasti salutari che offre quotidianamente ai suoi dipendenti, dice Omroepwest. Nella mensa aziendale vengono serviti regolarmente pranzi a base di verdure fresche, insalate, zuppe e succhi di frutta, nell’ottica di promuovere uno stile di vita sano tra i lavoratori e ridurre il rischio di malattie e assenteismo.
Nel 2021, Baan ha intrapreso un’azione legale contro il fisco olandese, contestando l’imposizione fiscale su questi pasti, che le autorità ritenevano fossero una forma di “compenso in natura” per i dipendenti. La tesi del fisco era che tali pranzi rappresentassero una sorta di reddito aggiuntivo e, quindi, soggetti a tassazione.
Nel maggio del 2023, la Corte Suprema ha stabilito che le aziende possono fornire gratuitamente pasti salutari ai propri dipendenti, considerando queste iniziative parte di una strategia per ridurre l’assenteismo legato a problemi di salute. Questo sembrava essere un grande successo per Baan, che aveva combattuto a lungo per ottenere il diritto di offrire queste “lunch di verdure” senza dover pagare imposte supplementari.
Tuttavia, la situazione è cambiata a causa di una modifica della legge fiscale entrata in vigore nel 2022: la nuova normativa stabilisce che i pasti offerti ai dipendenti, anche se salutari, spiega Omroepwest, devono comunque essere tassati come reddito, perché “il cibo non è considerato parte del lavoro”. Di conseguenza, Baan ha ricevuto una notifica fiscale retroattiva, che lo obbliga a pagare il 80% di tasse su queste forniture di pasti, accumulando un debito fiscale di 157.000 euro.
Baan ha espresso forte disappunto per la decisione e ha affermato che non intende arrendersi: il suo obiettivo è di mantenere “i dipendenti in salute” e garantire che possano lavorare fino alla pensione senza problemi. Secondo lui, è ingiusto tassare all’80% pranzi sani come insalate e zuppe, mentre i pasti meno salutari come le “lunch di crocchette” non sono soggetti a questa tassazione pesante.
Baan ha inoltre dichiarato che, sebbene sia disposto a pagare una tassazione moderata su questi pasti (come il 9% o il 12%, o al massimo il 19%), l’imposizione dell’80% è eccessiva e non stimola le aziende a promuovere stili di vita sani tra i propri dipendenti.
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