Il Disegno di Legge di Bilancio 2025, composto da 144 articoli, è stato presentato alla Camera, tracciando le linee guida per i bonus edilizi del prossimo anno. Pur confermando alcune agevolazioni molto attese, la manovra introduce cambiamenti rilevanti che ridefiniscono il sistema degli incentivi per la casa.
Ricordiamo che la Legge di Bilancio dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre 2024.
Le modifiche al Bonus Ristrutturazioni
La proroga del Bonus Ristrutturazioni è stata confermata, ma con modifiche significative. Per il 2025, l’aliquota del 50% rimarrà valida, ma esclusivamente per chi detiene un diritto reale sulla prima casa. Una novità di rilievo riguarda i familiari conviventi, che non potranno più beneficiare dell’aliquota maggiorata.
Il tetto massimo di spesa rimane fissato a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, valore che sarà mantenuto fino al 2027, indipendentemente dalla percentuale di detrazione applicata. Per le seconde case la detrazione scende al 36%.
Nel 2026 e 2027 passerà al 36% per le prime case e al 30% per le altre, sempre con un massimale di 96.000 euro.
Cambio strutturale per l’Ecobonus
L’Ecobonus subisce una ristrutturazione significativa, introducendo aliquote differenti tra prima e seconda casa. Per l’abitazione principale, nel 2025 l’aliquota per gli interventi di efficientamento energetico passa dal 65% al 50%, ma scenderà al 36% negli anni successivi.
Gli immobili diversi dall’abitazione principale vedranno invece un’aliquota del 36% nel 2025, destinata a ridursi ulteriormente al 30% nei due anni successivi, con massimali di spesa che varieranno in base alla tipologia di intervento effettuato.
Il Superbonus si modifica
Il Superbonus si avvia verso la sua fase conclusiva con un’ulteriore riduzione delle agevolazioni. Il 2025 ci presenta una detrazione che si attesterà al 65%, ma con un campo di applicazione notevolmente ristretto.
Potranno infatti beneficiarne solo specifiche categorie di interventi: quelli realizzati su condomini, su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari di proprietà di persone fisiche, o su immobili appartenenti a enti del terzo settore come le ONLUS.
La normativa introduce però una condizione temporale stringente: per accedere all’agevolazione sarà necessario dimostrare di aver avviato le procedure (presentazione CILA- comunicazione inizio lavori asseverata – se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini; delibera assembleare adottata; istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo nel caso in cui gli interventi comportino la demolizione e ricostruzione dell’immobile) entro il 15 ottobre 2024, con modalità differenziate in base alla tipologia di intervento.
Cambia anche il Sismabonus
Il Sismabonus resta una misura centrale per la sicurezza degli edifici in Italia. Destinato agli interventi di adeguamento e miglioramento sismico su edifici residenziali e commerciali, seguirà lo stesso meccanismo di riduzione previsto per il Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus. Le disposizioni fanno riferimento all’articolo 16 del DL 63/2013, aggiornato dalla Legge di Bilancio 2025.
Quindi per le prime case la detrazione nel 2025 sarà del 50% e scenderà nel successivo biennio al 36%, con massimale variabile a seconda degli interventi.
Per gli immobili diversi dall’abitazione principale si passerà dal 36% del 2025 al 30% del 2026/2027. Le nuove Regole per la gestione dei Crediti Fiscali. Stesso discorso per il sismabonus acquisti.
Le nuove Regole per la gestione dei Crediti Fiscali
Una delle novità più rilevanti riguarda la gestione dei crediti fiscali. Sarà possibile diluire il credito in 10 anni, con rate di pari importo, comprendendo anche le spese del 2023. Questa modifica è stata pensata per agevolare i contribuenti incapienti, che finora non potevano cedere il credito o usufruire della detrazione.
Per approfittare di questa opportunità, sarà necessario presentare una dichiarazione dei redditi integrativa entro il 30 novembre 2024.
Bonus Mobili
Il Bonus Mobili fruibile al 50% viene confermato per gli immobili sottoposti a interventi di recupero edilizio. Regolato dall’articolo 16 comma 2 del DL 63/2013, il bonus mantiene un tetto di spesa di 5.000 euro per gli acquisti effettuati nel biennio 2024-2025, applicabile a mobili e grandi elettrodomestici.
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