Si è svolta ieri pomeriggio (mercoledì 23 ottobre) a palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, una riunione in merito alla crisi di Technisub con un’altra società del settore interessata a un’eventuale vendita. Il marchio con sede in Valbisagno che produce materiale per la subacquea, lo ricordiamo, è di proprietà di Aqualung che però ha annunciato la chiusura dello stabilimento genovese a fine anno per spostare tutta la produzione all’estero. In ballo, il lavoro di 48 persone per cui sono già partite le procedure di licenziamento collettivo.
Presente all’incontro, oltre ai rappresentanti di Aqualung e dell’altra azienda del settore, l’assessore al Lavoro del Comune di Genova Mario Mascia che ha promosso l’iniziativa e il presidente del Municipio Media Val Bisagno Maurizio Uremassi. L’obiettivo è facilitare un primo contatto tre le due imprese sperando di trovare una soluzione alla crisi Technisub: Aqualung si era detta infatti disponibile a vendere impianti e marchio ed era già iniziata una trattativa – poi fallita – con una società di Taiwan.
“C’è stato un primo contatto – conferma l’assessore Mascia – una prima interlocuzione che lasceremo approfondire ai diretti interessati. L’amministrazione deve avere nei confronti delle aziende un ruolo attivo e proattivo di facilitatore, mettendole non solo nella condizione di lavorare nelle migliori condizioni possibili ma anche a combinarle in situazioni oggettivamente problematiche quali le crisi produttive e occupazionali come quella che purtroppo sta colpendo Technisub”.
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