Per i proprietari di immobili situati in Italia, il pagamento dell’IMU (Imposta Municipale Unica) è un obbligo fiscale che riguarda anche coloro che risiedono all’estero.
L’IMU, ricordiamo, è una tassa comunale che grava su chiunque detenga un diritto reale su un immobile, non solo i proprietari, ma anche chi gode di diritti come l’usufrutto, l’enfiteusi o il diritto di abitazione. Non pagano la tassa, gli inquilini e i comodatari.
Pagamento IMU dall’estero: l’alternativa al Modello F24
Come appena detto, anche i cittadini italiani o stranieri residenti all’estero che possiedono immobili in Italia sono tenuti al pagamento dell’IMU.
Sono previste delle agevolazioni, come lo sconto IMU pensionati all’estero. Tuttavia, per chi non risiede in Italia, il processo può risultare più complesso, soprattutto se si utilizza il Modello F24, strumento tradizionale per i pagamenti fiscali in Italia. Per semplificare il pagamento dell’imposta sulla casa per i residenti all’estero, è possibile optare per il bonifico bancario, un’alternativa più diretta che consente di evitare la complicazione del Modello F24 sezione IMU.
In vista del saldo IMU 2024, in scadenza il 16 dicembre, dunque, è opportuno richiamare le regole per fare il bonifico dall’estero. Ricordiamo, che l’acconto era da pagarsi entro il 17 giugno 2024 (il 16 giugno era domenica).
Pagamento con bonifico: come funziona
Per i contribuenti residenti all’estero, il pagamento dell’IMU può avvenire tramite bonifico, indirizzato al comune dove si trova l’immobile tassato. In alcune situazioni, come per gli immobili di categoria catastale D senza rendita, è necessaria una divisione dell’importo, con una parte del pagamento destinata allo Stato.
Ciò implica che i contribuenti che possedere immobili di questo tipo dovranno effettuare due bonifici separati: uno verso il comune e un altro a favore dello Stato.
Le informazioni necessarie per il bonifico dall’estero
Perché il bonifico sia valido, è fondamentale inserire nella causale tutte le informazioni richieste dal Modello F24.
Di seguito, i dettagli che devono essere inclusi nella causale del bonifico:
- codice fiscale del contribuente;
- codice catastale del comune in cui si trova l’immobile;
- numero di immobili soggetti all’imposta;
- anno di riferimento dell’imposta (in questo caso, 2024);
- dicitura “saldo IMU 2024” per identificare il pagamento in scadenza il 16 dicembre 2024;
- codice tributo IMU;
- eventuale dicitura “Ravvedimento” , se il pagamento è effettuato dopo la scadenza.
Un esempio di causale corretta potrebbe essere:
“Saldo IMU 2024 – Codice Comune G482 (Pescara) – N. Immobili 2 – Codice Tributo 3918 (Altri immobili)”.
Questa causale garantisce la chiarezza del pagamento e facilita il lavoro dell’ufficio tributi nel riconoscere il tributo versato.
IMU dall’estero: attenzione all’IBAN e al doppio bonifico
Essendo l’IMU un’imposta comunale, l’IBAN del destinatario varia da comune a comune. Per ottenere il codice IBAN corretto, è necessario contattare direttamente l’ufficio tributi del comune dove si trova l’immobile.
Molti comuni mettono a disposizione l’IBAN per il pagamento IMU anche sui propri siti web istituzionali. Una volta effettuato il bonifico, si consiglia di inviare una copia del pagamento al comune tramite e-mail, preferibilmente utilizzando una PEC (Posta Elettronica Certificata) per garantire una maggiore tracciabilità.
Come anticipato, gli immobili appartenenti alla categoria catastale D (come capannoni industriali o altri edifici strumentali) richiedono un pagamento IMU differenziato. In questo caso, una quota dell’imposta va allo Stato. I contribuenti all’estero che possedere immobili di questa categoria devono quindi eseguire due bonifici separati:
- bonifico per la quota comunale: si invia al comune tramite l’IBAN specifico del comune destinatario;
- bonifico per la quota statale: deve essere inviato alla Banca d’Italia, utilizzando il codice IBAN dedicato IT02G0100003245348006108000. Il codice BIC per i bonifici internazionali verso la Banca d’Italia è BITAITRRENT.
Raccomandazioni finali per pagare IMU dall’estero
Per evitare problemi o errori nel pagamento dell’IMU dall’estero, ecco alcuni suggerimenti utili:
- verificare sempre le informazioni con l’ufficio tributi del comune. Ogni comune potrebbe avere regole particolari o richiedere documentazione aggiuntiva per i contributori non residenti;
- conservare tutte le ricevute e inviare una copia del bonifico al comune, preferibilmente tramite PEC. Questa precauzione aiuta a dimostrare che il pagamento è stato effettuato in tempo;
- prestare attenzione alla causale del bonifico, inserendo tutti i dati richiesti dal Modello F24 per evitare contestazioni o ritardi nella registrazione del pagamento.
Riassumendo…
- L’IMU è dovuto dai proprietari di immobili in Italia, anche residenti all’estero.
- I residenti esteri possono pagare l’IMU tramite bonifico bancario al comune competente.
- Bonifico richiede dettagli fiscali: codice fiscale, codice catastale, anno, numero immobili, ecc.
- IBAN del comune varia; spesso disponibile sul sito o tramite l’ufficio tributi.
- Immobili di categoria D richiedono due bonifici: uno al comune, uno allo Stato.
- Si consiglia invio PEC della ricevuta al comune per conferma di pagamento.
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