Dal 12 novembre il nuovo bando per valorizzare disegni e modelli registrati. Ma è troppo selettivo, e non sul merito
ROMA. Disegni+, ancora una volta. Si riaprirà il 12 novembre alle ore 12 un bando ormai strutturale che piace alle imprese italiane, un’iniziativa ricorrente che subisce poche modifiche nel tempo e consente una certa programmazione a tutte le realtà creative desiderose di concretizzare i progetti derivanti da disegni e modelli registrati. Ma con un grande neo: una dotazione finanziaria non all’altezza della domanda e una sempre maggiore sfiducia nello strumento del click-day.
Partiamo dalla prima criticità. Nel 2022 le risorse finanziarie ammontavano a 14 milioni, dalla scorsa edizione sono stati confermati solo 10 milioni; un’operazione che ha portato alla definitiva archiviazione di 419 pratiche a fronte delle 251 ammesse a finanziamento. Numeri che dovrebbero far riflettere Unioncamere e la Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Seconda criticità, il click-day. Non trattandosi di massimali di spese e relative contribuzioni particolarmente elevati per progetti industriali, perché privare idee imprenditoriali potenzialmente valide solo per ragioni cronologiche di protocolli acquisiti? Vince chi arriva prima, ma non vincono le idee migliori. E nel caso del design, ci sarebbe molto da discutere sulla qualità potenziale del disegno registrato (se davvero si parla di Made in Italy) e poco sulla celerità di digitazione degli operatori esclusivamente impegnati a sbarazzare la concorrenza.
Il bando è stato emanato con decreto direttoriale del 6 agosto 2024 e mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale. Il progetto deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello registrato presso UIBM, EUIPO e WIPO (con l’Italia tra i Paesi designati). Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 10 milioni, e le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili. Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni, con un focus sulle imprese manifatturiere interessate a favorire la messa in produzione di nuovi prodotti attraverso consulenze su materiali, prototipi, stampi, consulenza tecnica per la catena produttiva, certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale e consulenza specializzata nell’approccio al mercato.
Della “vecchia” fase 2 resta solo un servizio di consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione. Si segnala, infine, la conferma dei massimali di agevolazione dei servizi specialistici agevolabili.
Le principali novità rispetto al bando precedente riguardano:
- Agevolazioni concesse ai sensi del regolamento (UE) n. 2023/2831 del 13 dicembre 2023, in base al quale l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» accordati ad un’impresa unica non può superare 300.000 euro nell’arco di tre anni (art. 1 del bando);
- Registrazione del disegno/modello a partire dal 1° gennaio 2022 (art. 3 del bando);
- Maggiore percentuale di agevolazione (fino all’85%) per le imprese in possesso della certificazione della parità di genere (art. 7 del bando).
Le imprese in possesso di un disegno registrato possono attivare i propri servizi prima del “click day” del 12 novembre, ma non prima della data di pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale. Ogni disegno/modello deve essere oggetto di una sola domanda di partecipazione e non deve essere stato agevolato dai bandi Disegni+2, Disegni+3, Disegni+4, Disegni+2021, Disegni+2022 e Disegni+2023. Può essere agevolata, infine, una sola domanda per impresa.
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Tag
bandi
Last modified: 6 Novembre 2024
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