Non è esatto affermare che il d.l. n. 34/2019 (c.d. decreto crescita) è “scaduto”: in realtà il comma 14-bis dell’articolo 30 di detto decreto, quale risulta sostituito dall’articolo 51, comma 1, lettera a), del d.l. n. 104/2020, convertito nella legge n. 126/2020, ha previsto un programma pluriennale di finanziamenti a favore dei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti disponendo la concessione, da parte del Ministero dell’Interno, di contributi per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche nonché per interventi di efficientamento energetico, programma dotato di una autorizzazione di spesa diversificata negli anni: dai 160 milioni per il 2021 ai 172 milioni per il 2024, fino ai 160 milioni annui a decorrere dall’anno 2024 (per l’anno 2024 la assegnazione dei contributi ai comuni aventi diritto è stata disposta con decreto ministeriale del 18 gennaio 2024, pubblicato nel sito internet del Ministero dell’interno e di cui è stato dato avviso nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 10 febbraio 2024, n. 34).
Per quanto riguarda gli anni 2025, 2026 e 2027 la autorizzazione di spesa prevista dal suddetto programma pluriennale, inizialmente ammontante a 140 milioni per ciascuno di tali anni, è stata ridotta inizialmente ad opera dell’articolo 1, comma 148, della legge di bilancio 2019 e successivamente dai commi 484 e 510 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2024, per cui detti importi risultano rideterminati rispettivamente in 115,5 milioni per il 2025, 139,5 milioni per l’anno 2026 e 113,5 milioni per l’anno 2027.
Il disegno di legge di bilancio 2025 interviene ulteriormente su tali autorizzazioni di spesa: l’articolo 104 di detto disegno di legge, concernente tra l’altro la rimodulazione dei finanziamenti degli enti territoriali, al comma 15 prevede il totale azzeramento dei contributi in questione, e non reca alcuna previsione sostitutiva dei contributi così eliminati; come detto si tratta di un disegno di legge, ed occorrerà quindi attendere il testo definitivo che risulterà a seguito della sua approvazione da parte dei due rami del Parlamento, in quanto non è da escludere che in tale sede vengano apportate modifiche al testo presentato dal Governo.
5 novembre 2024
Dott. Ennio Braccioni
Per i clienti Halley: ricorrente n.QR5303, sintomo n.QR5341
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