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Manovra 2025: stop alle detrazioni fiscali per figli a carico dai 30 anni in su.
La Manovra 2025 introdotta dal governo Meloni sancisce la fine delle detrazioni fiscali per i figli a carico che abbiano compiuto 30 anni, prevedendo tuttavia una deroga per i figli disabili, i quali potranno continuare a beneficiare delle detrazioni e dell’Assegno unico. Dal prossimo anno, l’agevolazione sarà limitata ai figli a carico di età compresa tra i 21 e i 29 anni, mentre per coloro che superano questa soglia, le detrazioni verranno meno, salvo che non rientrino nei casi di disabilità. La misura, secondo le stime governative, comporterà un risparmio annuo di circa 320 milioni di euro per le casse pubbliche.
Limite di reddito invariato
Il provvedimento segue un lungo dibattito che nel tempo ha visto espressioni critiche verso i giovani ancora a carico della famiglia. In passato, figure come Tommaso Padoa-Schioppa e Elsa Fornero li hanno rispettivamente definiti “bamboccioni” e “choosy”, evidenziando il fenomeno della permanenza prolungata in casa. Ora, il governo Meloni interviene con una nuova stretta economica su coloro che, compiuti i 30 anni, risultano ancora fiscalmente a carico.
Il limite di reddito per essere considerati “a carico” resta comunque invariato: 4.000 euro annui per i figli fino ai 24 anni e 2.840,51 euro dai 25 ai 29 anni. La modifica, è riportata nella sezione della Legge di Bilancio dedicata alla “Riduzione della pressione fiscale”, che tuttavia avrà un impatto negativo per le famiglie con figli trentenni a carico.
Stretta anche sui familiari a carico
La Manovra 2025 non si limita a ridurre le detrazioni per i figli trentenni a carico, ma estende il taglio anche ad altri familiari, con l’eccezione degli anziani sopra i 70 anni e dei nonni. Questa revisione normativa porterà, una volta a regime, a un risparmio aggiuntivo per lo Stato stimato in 140,8 milioni di euro annui. Sommando questa cifra ai risparmi generati dalla stretta sui trentenni a carico, si arriva a un totale di 460,1 milioni di euro di risparmi annui.
I giovani italiani sempre più legati alla famiglia
La nuova stretta sulle detrazioni inciderà sulle finanze di molte famiglie italiane, considerando che un numero significativo di giovani vive ancora con i genitori. Secondo l’ISTAT, il 63,3% dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni, ovvero circa 6,5 milioni di persone, risiede ancora nella casa di famiglia. Tra questi, 2,5 milioni sono studenti, altri 2,5 milioni lavorano, mentre circa 1,3 milioni sono alla ricerca di un impiego. Questo trend di permanenza a lungo termine in famiglia distingue i giovani italiani rispetto ai loro coetanei di altri Paesi occidentali. Ai trentenni disabili, il governo riconosce una doppia agevolazione, mantenendo sia le detrazioni fiscali sia l’Assegno unico universale senza limiti d’età.
Altri tagli previsti nella Manovra 2025
La Legge di Bilancio 2025 introduce anche altre misure di riduzione della spesa:
- Una contrazione degli sgravi fiscali per i lavoratori extracomunitari;
- Una riduzione dei fondi per il settore automobilistico, che perderà 4,6 miliardi, e un abbassamento del tetto agli stipendi dei manager pubblici, che scenderà dagli attuali 240.000 a 160.000 euro.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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