Innovatec, attraverso la subholding Haiki+, ha sottoscritto un contratto per l’acquisizione di tre rami d’azienda di proprietà delle società venditrici Treee, Treee Logistics e Vallone.
Oggetto della compravendita i cinque impianti di trattamento Raee distribuiti tra Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. La società – che ha chiuso in rialzo del 2,8% a Piazza Affari – sborserà 4,15 milioni di euro per i complessi aziendali, a cui corrisponde un enterprise value pari a 7,2 milioni comprensivo di debiti finanziari (principalmente Tfr e leasing su macchinari) di circa 3 milioni.
Grazie all’operazione, Haiki rafforza il ruolo di lead player nel panorama nazionale, potendo contare su di una capillare rete di otto impianti dislocati in tutta Italia, una flotta di mezzi specializzata in grado di garantire i servizi di logistica in tutto il Paese e avendo una capacità complessivamente autorizzata di oltre 200 mila tonnellate annue.
La raccolta dei Raee in Italia
La raccolta nazionale complessiva del 2023 è stata di circa 350 mila tonnellate annue di Raee domestici. Le regioni del Nord conservano il primato in termini di volumi di raccolta complessiva con un’incidenza del 52% sul totale, e mantengono il primato per raccolta pro capite (6,63 kg/ab), mentre quelle del centro si confermano superiori alla media nazionale (6,14 kg/ab).
L’operazione consolida il percorso, avviato nel 2021 dal gruppo con l’acquisizione di Cobat (ora Haiki Cobat) e con i successivi sviluppi ed industrializzazioni dei verticali strategici, tra i quali quello dei Raee (con l’acquisizione di 3 impianti nel Veneto e Marche) e rappresenta un modello da replicare anche negli altri ambiti giudicati come centrali nel piano di sviluppo di Haiki.
Il vice presidente Haiki+, Nicola Colucci, ha commentato: «Con questo progetto ambizioso, Haiki prosegue il suo percorso di sviluppo nell’economia circolare, incrementando la nostra presenza sul territorio e la nostra capacità di intercettare volumi aggiuntivi di Raee. Il prossimo passo è quello di rendere sempre più efficienti i nostri gli impianti, aumentando il livello di innovazione al fine di aumentare la percentuale di recupero di materia valorizzando sempre di più risorse preziose come alluminio, rame e metalli rari». (riproduzione riservata)
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