La preoccupazione dei sindacati dopo la Commissione Consiliare Bilancio per discutere della situazione della multiutility alessandrina.
Il futuro del Gruppo Amag
Le organizzazioni sindacali della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, insieme alle categorie che seguono Amag Ambiente, la scorsa settimana sono state convocate presso il Comune di Alessandria in Commissione Consiliare Bilancio per discutere dell’attuale situazione del Gruppo Amag, delle prospettive e della situazione dei dipendenti.
In quell’occasione, i sindacati hanno espresso preoccupazione sulla gestione dell’azienda nella sua interezza, ricordando per l’ennesima volta la necessità di avere un piano strategico. “I progetti di vendita di alcune parti delle società del gruppo non convincono e che non è chiaro quello che accadrà in futuro. – hanno commentato le sigle sindacali – Che fine faranno i dipendenti delle singole società? Che fine faranno i dipendenti della Holding?”
“È stata venduta Alegas, vendere altre parti potrà solo peggiorare la situazione già complicata. Inoltre, per come è composto il gruppo, il continuo scorporo comporterebbe un ulteriore aggravio dei costi delle società rimanenti sulla Holding. – proseguono – A inizio anno era stato spiegato che la riorganizzazione interna, che prevedeva lo spostamento delle persone da un ufficio ad un altro, con ruoli e mansioni diverse da quelle che hanno sempre svolto nel tempo, avrebbe messo in sicurezza l’azienda, che tutto ciò era necessario e tutti responsabilmente abbiamo seguito la strada indicata, consapevoli che un problema c’era.
Le segreterie di categoria, insieme alle segreterie confederali, hanno inviato una richiesta di incontro al sindaco di Alessandria per chiedere risposte, che si terrà giovedì 7 novembre.
“Si auspica che in tale occasione Direzione e Proprietà dimostrino concretamente di avere il coraggio e le competenze per realizzare un vero piano industriale, in grado non solo di tamponare l’attuale contesto ma di realizzare una progettualità a lungo termine, utile a salvaguardare l’occupazione, garantire il servizio all’utenza e rilanciare il gruppo. – concludono i sindacati – Qualora non ci saranno risposte ci riserviamo tutte le azioni possibili da mettere in campo insieme alle Rsu e alle lavoratrici e lavoratori di Amag”.
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