FOGGIA – In una zona centrale del cimitero di Foggia – tra Viale del Santissimo e Viale dell’Umiltà – si trova una tomba solitaria. È la tomba di un militare inglese, morto a Foggia il 19 febbraio 1919. Una tomba discreta, in piena terra, con una lapide con su inciso il logo di un reggimento militare. Il sepolcro è lì, da più di cento anni, sempre in ordine, ma senza mai un fiore. Il militare sepolto si chiamava James Jewell, matricola 200173, era un soldato semplice, ed era nato ad Helston, in Cornovaglia. La data di nascita è ignota, anche se si conoscono i nomi dei genitori, William George e Avis Jewell. L’uomo, deceduto ad appena 24 anni, non è protagonista di ardimentose imprese, e non si è coperto di gloria cadendo durante una operazione bellica. Il ventiquattrenne è morto, più banalmente, nella brandina di un ospedale da campo a causa di una meningite celebro spinale fulminante. Il giovane James era inquadrato nel primo battaglione del reparto di fanteria leggera del reggimento duca di Cornovaglia, sciolto nel 1959. Durante la Prima guerra mondiale, tra il 1917 e il 1918, il reggimento ha operato sul fronte italiano. La Capitanata non è stata coinvolta in importanti operazioni belliche, ma è stata protagonista della storia dell’aviazione militare, con la scuola di volo frequentata dai piloti italiani, francesi, inglesi e americani, al comando del giovane capitano Fiorello La Guardia. Il giovane soldato Jewell, probabilmente, era l’attendente di un ufficiale di Sua Maestà, oppure un meccanico. Per tenere in efficienza gli aeroplani era, infatti, indispensabile avere a terra una buona squadra di meccanici. Quello che è certo è che il giovane James si è ammalato, e non è più tornato a casa. Arrivato in Italia dalla fredda e umida Cornovaglia, con in mente chissà quali avventure da raccontare a conflitto finito, non poteva immaginare che la calda piana del Tavoliere sarebbe stata la sua destinazione finale. Il militare è ricordato online nel cimitero virtuale https://it.findagrave.com/memorial/68536771/james-jewell , dove in cinque hanno lasciato un fiore, naturalmente virtuale. (foto Foggia attiva Facebook)
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