I primi mesi della giunta Carnevali sono tutti all’insegna della prudenza. Viene il dubbio che non ci sia ancora una visione chiara
Giornata festiva, nell’aria uno strano mix di primavera fuori stagione e sentori pre natalizi: traffico enorme di auto dirette in centro e soprattutto in Città Alta. Così i parcheggi di via Fara, porta Sant’Alessandro e via Tre Armi sono arrivati al tutto esaurito. La conseguenza è stata il doppio ingorgo. All’ingresso del Parking Fara, perché semplicemente la gente all’ora di pranzo (quando la Ztl non è attiva) ha pensato bene di ignorare quello «zero» alla casella dei posti disponibili. Altre code, nel primo pomeriggio, all’imbocco della Ztl, in corrispondenza della rotatoria della Conca d’Oro: i vigili rimandavano indietro gli automobilisti anche per evitare che prendessero multe. Facile prevedere che la scena si ripeta oggi, poi nel periodo pre natalizio. In settimana, conferma il monitoraggio tenuto dal Corriere per un mese, quello di via Fara è un parcheggio che ha tanti posti liberi, ma nei weekend (e nei festivi, appunto) si riempie. Da questa semplicissima realtà dovrebbe prendere le mosse poi la politica nel fare scelte strategiche e trovare accorgimenti pratici. Anche perché, si spera, con la giunta Bergamo Parcheggi dovrebbe essere un po’ più disponibile a condividere dati che permettano di strutturare una politica sensata della mobilità. Comunque, anche con un monitoraggio artigianale, emerge un punto chiaro quanto sottovalutato: su come funziona la Ztl ancora molti automobilisti hanno le idee poco chiare.
Aiuterebbe un’infomobilità più efficace, con pannelli elettronici più diffusi, più grandi e visibili, che funzionassero bene, sempre: lo scorso fine settimana quello della Conca d’Oro s’è impallato per almeno 72 ore e nessuno se n’è accorto. Oltre a questo, sarebbe utile avere un punto della situazione in tempo reale online (sul sito dell’Atb, magari?). L’altra questione, più di lungo periodo, è che il parcheggio di via Fara — con la sua storia di cantieri infiniti, costi enormi, dubbi sul rapporto pubblico-privato — aveva un fondamentale scopo: liberare le piazze di Città Alta dalle auto. Obiettivo centrato solo parzialmente in epoca Gori. All’assessorato alla Mobilità Elena Carnevali a giugno ha scelto Marco Berlanda, proveniente dalla lista (+Europa e Italia Viva) meno votata tra quelle rappresentate in giunta e non proprio un tecnico del settore, tanto che fino a poche ore prima della nomina si ipotizzavano per lui tutt’altre deleghe. Ora però è lì e deve prendere decisioni: la giunta, l’assessore, la sindaca hanno intenzione di accelerare su questo punto? Hanno la voglia e il coraggio di prendere decisioni talvolta impopolari, tenendo però anche conto delle esigenze dei residenti? Non arrivano segnali in questo senso. I primi mesi della giunta Carnevali sono tutti all’insegna della prudenza. Una prudenza tanto estrema da far venire il dubbio che ancora non ci sia una visione chiara, in un ambito decisivo per la qualità della vita a Bergamo.
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