Assieme ad altri dipendenti della Cooperativa Impegno e Futuro, guida i visitatori in cima alla torre pendente e controlla che tutto avvenga in sicurezza. Ogni anno salgono 125mila persone
Forse non esiste sede di lavoro al mondo più spettacolare e affascinante di quella che Francesco Controni 21 anni raggiunge ogni giorno. Questo giovane di San Giuliano Terme, infatti, deve salire ben 294 gradini sino ad arrivare a una quota appena superiore ai 58 metri di altitudine. E non si tratta di un’ascesa retta, bensì un po’ pendente, con una inclinazione di 5,5°. Filippo lavora sulla cima della Torre di Pisa dove, insieme agli altri dipendenti della Cooperativa Impegno e Futuro, controlla che lassù tutto si svolga nel rispetto delle norme di sicurezza, sia garantito a tutti i visitatori – più di 124 mila persone all’anno – eguale spazio e tempo per godere la vita che spazia dalle Alpi Apuane al mare. Inoltre, deve accertarsi che alcuno non rechi danno alla struttura iniziata a realizzare nel 1173 dall’architetto Bonanno Pisano. «La responsabilità è tanta, al pari della soddisfazione di aiutare le persone, specialmente quelle più anziane e deboli, a sentirsi bene quassù, a non avere paura – racconta Filippo che ha appena completato il suo ciclo di studi – di inciampare. E poi bisogna guidarli verso la rampa di scale affinché scendano ordinatamente».
Sono tante le storie e gli aneddoti che Controni potrebbe raccontare, così come le lingue che sente parlare ogni giorno. «Per me questa è una scuola di vita, odo tantissimi idiomi che prima non conoscevo, io stesso ho affinato le mie capacità, qui imparo e faccio del bene: penso che non esista lavoro più bello al mondo». Il guardiano della Torre di Pisa non è l’unico giovane a occuparsi di regolare l’accesso e la fruizione dei beni architettonici e artistici sotto l’egida dell’Opera della Primaziale Pisana. «Siamo tanti e coetanei, tutti appassionati di questa professione che assomiglia tanto – prosegue Controni – a una missione. La vista di cui godiamo ogni giorno rappresenta un privilegio e anche la condivisione della meraviglia che le persone provano quando completano i gradini per arrivare quassù. Constatare quanta felicità dia alle persone salire sulla Torre di Pisa ti fa sentire orgoglioso di occuparci della sicurezza di questa costruzione tonda e pendente e della gente che viene da ogni continente per vederla». Adesso è calato il sole e tutto l’orizzonte si è fatto rosa. Tra poco Filippo sarà l’ultimo a scendere e a dare il buon riposo all’icona di Pisa che tutto il mondo ci invidia. Un po’ come è invidiato il lavoro del 21enne guardiano felice.
2 novembre 2024
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