“Un bravo insegnante non è forse quello che sa fare esistere nuovi mondi? Non è quello che crede ancora che un’ora di lezione possa cambiare vita?” ricorda Massimo Recalcati.
Mai come oggi gli insegnanti sono impegnati a stupire i loro studenti con argomenti che destino la loro meraviglia. Riempire le mattinate di studio di meraviglia e curiosità! “È dallo stupore che inizia la conoscenza” affermava Aristotele e nulla è cambiato.
Rinnovare ogni giorno lo stupore spiegando “L’Infinito” di Giacomo Leopardi anche se non è nel programma. Far toccare agli studenti questo infinito oltre i loro banchi. Parlando di splendore e bellezza. Disegnare petali di una rosa e raccontare il segreto per cui vale sempre la pena donare amore. Stupire facendo loro brillare gli occhi, confermando che è straordinario essere insegnanti e che insegnare proprio quella materia era quello che si voleva fare da sempre. Essere fieri di spendere una vita intera a trasmettere “ispirazione” affinché le parole contengano il mondo intero.
“In fondo la scuola è sempre nello sguardo degli insegnanti rivolto al concreto” lo sanno bene all’I.C. Cesalpino di Arezzo. All’irripetibile donarsi degli insegnanti e non solo nelle soluzioni tecnico-organizzative. Il fine della scuola dovrebbe essere sempre e comunque la bellezza. Perché ciò che è vivo non ha copie. Lo sa bene anche la prof.ssa Paola Oretti dell’I.C. Cesalpino che da anni è promotrice e dei laboratori di lettura e del progetto “Lettura ad Alta Voce”.
E la bellissima nuova biblioteca della scuola media Cesalpino appena rinnovata con i fondi PNRR linea di investimento 4.0, è già diventata il luogo speciale e magico per moltissimi studenti per partecipare a questi stimolanti laboratori di lettura. La lettura ad alta voce condivisa è un metodo straordinario per favorire lo sviluppo cognitivo e socio-emotivo dei ragazzi migliorando le loro abilità linguistiche. Praticarla in modo continuativo porta benefici anche sulle abilità emotive, linguistiche, di comprensione e utilizzo della lingua nell’apprendimento, di pensiero critico, facilita la capacità di stare con gli altri e capirli. “Educare è mettere l’invisibile in condizioni di rendersi visibile, ma richiede attenzione, pazienza e rischi” ci ricorda lo scrittore e insegnante Alessandro d’Avenia.
È proprio vero, tutto quello di cui si ha bisogno per migliorare il tuo futuro è già stato scritto. È tutto disponibile. E indovina dove? Tutto quello che si deve fare è andare in una biblioteca come quella nuovissima dell’I.C. Cesalpino di Arezzo.
“Quando ho fatto la mia prima tessera della biblioteca, in quel momento la mia vita è cominciata” ama ricordare la Dirigente Scolastica Sandra Guidelli.
Aprire una nuova e accoglienta biblioteca è un po’ come costruire granai: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, nostro malgrado, vediamo arrivare.
“Ma se i nostri studenti continueranno a vedere negli occhi dei loro insegnanti stupore, saranno degli innamorati del bene, della verità, della bellezza ovvero della vita – conclude Sandra Guidelli – e frequenteranno con gioia la nuova biblioteca ed i laboratori di lettura”.
Spesso chiediamo agli insegnanti come fanno a fare scuola.
“Sbagliamo la domanda, non dovremmo preoccuparci di come bisogna fare scuola, ma solo di come molti insegnanti con amore e dedizione sanno fare scuola” ci ricorda don Milani.
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